“Non sono semplici disegni sulla carta, ma interventi di cui sono stati previsti tempistiche e modalità di realizzazione, e che soprattutto godono di finanziamenti certi”. Il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, questo pomeriggio a Zelarino, presso la sala del Patronato messa gentilmente a disposizione dalla Parrocchia di S. Maria Immacolata e San Vigilio, ha presentato così alla cittadinanza del quartiere, nel corso di un’assemblea pubblica a cui hanno preso parte, tra gli altri, anche gli assessori ai Lavori pubblici, Francesca Zaccariotto, e al Decentramento, Paola Mar, e alla mobilità Renato Boraso, gli interventi di completamento degli itinerari ciclabili, che permetteranno il collegamento diretto tra la Gazzera e il comune di Mogliano.
In totale 5,4 km di nuove pista ciclabili, che saranno realizzati, per una spesa complessiva di 3.690.000 euro, entro il settembre del 2019. Per velocizzare i lavori, l’intervento è stato diviso in due lotti.
Quello denominato “Zelarino sud” metterà in collegamento l’attuale pista ciclabile di via Brendole con il centro di Zelarino, attraversando dapprima via Visinoni, via Pittica e via Selvanese: da qui un percorso prevede il proseguimento sino a via Tito, e quindi l’arrivo alla pista ciclabile di via Castellana, davanti al Centro Polo; l’altro percorso si snoderà invece attraverso il parco Zia e poi, attraversando il Marzenego su un ponticello, sboccherà anch’esso in via Castellana. I tratti di collegamento da realizzare saranno complessivamente lunghi 2,5 km per una spesa di 1.390.000 euro.
Il secondo lotto, chiamato “Zelarino Nord”, prenderà idealmente il via da via Bissolo, passando davanti al sagrato della chiesa e imboccando via Scaramuzza. Da qui due percorsi: il primo verso il cimitero e l’ospedale, continuando per via Scaramuzza; il secondo invece, verso il forte Mezzacapo, per poi continuare in via Gatta e giungere all’incrocio col Terraglio, dove è posto il confine col Comune di Mogliano. Per chi vorrà proseguire, la possibilità inoltre di imboccare un suggestivo percorso immerso nel verde, attraverso via Turbine e poi sugli argini del Dese, sino al Tarù.