«L’arte è capace di praticare una radicale critica al mondo così com’è, nel momento in cui il desiderio del segno agisce sulla nostra esistenza anticipando un nuovo mondo possibile». Questa è la suggestione che Emanuele Lepore, studente di filosofia a Ca’ Foscari, ha lanciato all’inaugurazione della mostra sul tema del desiderio della Pastorale Universitaria, giovedì 30 novembre.
Una cinquantina di studenti si sono riuniti all’ultimo piano della Scuola dei Laneri, ormai sede operativa della Pastorale Universitaria, per un evento nuovo rispetto agli standard. Una sorta di “Cattedra degli Ignoranti”, perché i curatori della mostra e gli artisti erano studenti. Ma questa volta la parola non è stata protagonista assoluta: Emanuele, infatti, si è limitato a dare uno spunto, a suggerire qualche chiave di lettura, soprattutto dal punto di vista della filosofia politica.
Quando il “desiderio del segno”- cioè il desiderio di disegnare, dipingere, o più in generale creare un prodotto artistico- si afferma e ha la meglio, ecco allora che si crea un frattura profonda nel reale, si aprono nuovi “mondi possibili”. E in effetti le opere delle due giovani artiste protagoniste della mostra (visitabile su appuntamento, fino al 14 dicembre, info pastoraleuniversitaria.ve@gmail.com) hanno creato, giovedì sera, una nuova atmosfera. Hanno saputo raccogliere attorno a sé persone che non si conoscevano, appartenenti a percorsi di formazione diversa e, a dirla tutta, neanche tanto vicini al mondo della Pastorale. È proprio il caso di dirlo: l’arte può unire, oltre le parole.
Marta Spagnoli, studentessa di pittura dell’Accademia, ha esposto una tela ad olio e una serie di disegni a inchiostro su carta, sui quali ha lavorato nell’ultimo anno. Dalle opere appare con chiarezza il tema del desiderio: già a una rapida occhiata si notano i vuoti, i silenzi, i bianchi da cui emergono figure abbozzate ma definite, già esistenti e non ancora affermate. Ma soprattutto, come ha fatto notare anche Marta stessa, il disegno è capace di soddisfare, nell’immediato, il desiderio dell’artista di dar forma con l’inchiostro, quotidianamente, alle proprie immagini interiori.
Laura Santini, invece, studentessa di Arti Visive allo Iuav, è stata una sorpresa inaspettata: capitata per caso nell’organizzazione della mostra, è subito entrata in risonanza con la tematica e l’iniziativa, proponendo di esporre un suo video che trasferiva su pellicola le stesse esigenze comunicative di Marta. Lo spazio in cui è stato installato aiutava a una fruizione molto personale e intima di questo video contemplativo ed evocativo. Con un’inquadratura fissa sul cielo, frastagliato delle fronde degli alberi, il video finisce sulla luce naturale di un sole luminoso e sereno, aprendo alla dimensione del sogno. E non è questa, forse, la materia prima del desiderio? Proverà a rispondere il professor Roberto Filippetti, il 13 dicembre, alle 18.30, sempre alla Scuola dei Laneri, parlando di “Al cuore del de-siderio. Tra pittura e poesia”.
Federico Sammarone