«La fedeltà di Maria, sempre presente in tutti i momenti della vita di Gesù, la rende grande, importante, la rende gradita a Dio». Sono le parole che ha usato il Patriarca, giovedì 23 novembre, in mattinata, per sottolineare il valore della fedeltà di Maria, al centro della liturgia eucaristica celebrata nella chiesa di San Zaccaria, a Venezia.
L’occasione è la festa della patrona dell’ìArma dei Carabinieri, la Virgo fidelis, appunto. Sotto questo nome la Vergine Maria è divenuta Patrona dell’Arma dall’11 novembre 1949, data di promulgazione del Breve di Papa Pio XII, che in tal senso aveva accolto il voto unanime dei cappellani militari dell’Arma e dell’Ordinario Militare per l’Italia. Il titolo di “Virgo Fidelis” era stato sollecitato, infatti, in relazione al motto araldico dell’Arma “Fedele nei secoli”.
«Siamo particolarmente grati all’Arma – ha detto mons. Moraglia – perché, a partire dalla sua storia e dai suoi valori, ha voluto affidarsi a Maria». Essere forti nella fede, essere saldi nella speranza e essere perseveranti nella carità sono qualità fondamentali per il credente; ad esse sottostà, come condizione fondante, la fedeltà. Che, nel caso dei carabinieri – ha rilevato il Patriarca Francesco – significa anche sapersi assumere le proprie responsabilità, con costante impegno morale, appunto.
Il Patriarca, al termine della liturgia, si è trattenuto nell’ufficio del colonnello Lunardo, comandante provinciale dei carabinieri, per lasciare una dedica: un breve pensiero inaugurale nel giorno della festa dell’Arma “Fedele nei secoli”.