Il legno non solo è sostenibile, ma vuole mostrarsi tale. È il messaggio lanciato da delegati provenienti da oltre 20 Paesi di tutto il mondo in rappresentanza di imprese, associazioni industriali, Ong e media di settore. Il settore è quello dei produttori di legni di latifoglia americani, che concludono venerdì 17 a Venezia, in un hotel nell’isola della Giudecca, il loro convegno annuale.
L’Ahec, l’associazione che li rappresenta, ha appena lanciato il suo nuovo sito web con la Mappa sulla sostenibilità delle foreste che mostra la distribuzione, la crescita e la rimozione delle varie specie di legno di latifoglia americano in tutti gli Stati Uniti e nei singoli Stati. Questa tecnologia presenta informazioni dettagliate e mostra visivamente la sostenibilità del legno di latifoglia americano.
«Il materiale legno – spiegano all’Ahec – ha fatto grandi passi avanti negli ultimi decenni come materiale da costruzione: le performance sono ormai analoghe a quelle di acciaio o cemento con un peso della struttura (circa il 75% in meno rispetto al cemento armato, per esempio) e un consumo di energia durante produzione e lavorazione significativamente inferiori».
Quanto all’andamento del mercato, proseguono dall’Ahec, «Nei primi mesi del 2017 le esportazioni verso l’Europa si sono attestate sui 206.800m3, in calo del 3.2% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, ma in primavera e nei mesi estivi, abbiamo assistito a una leggera ripresa in alcuni mercati tra cui l’Italia che da 32,2 è passata a 33,7mila m³, il Belgio (da 6,1 a 6,8), l’Estonia (dal 3,1 al 4,7). Per quanto riguarda le specie, quercia bianca, tulipier e noce hanno subito un leggero rallentamento nei primi setti mesi dell’anno compensato da un aumento delle esportazioni di quercia rossa, ontano rosso e betulla. La crescita dell’Eurozona nel secondo trimestre con un incremento del Pil dello 0,6%, ci fa ben sperare che il mercato pian piano crescerà».