Venezia conferma il primato: è la diocesi con la maggior quantità di offerte per il sostentamento dei sacerdoti mediante “bussolotti”. «Con questo termine – ricorda Diego Righetti, incaricato del Servizio diocesano del Sovvenire – si indicano i contenitori messi a disposizione dalla Cei per raccogliere le offerte di piccola entità che non giustificano il versamento presso gli uffici postali e che altrimenti verrebbero perse». Nella diocesi di Venezia, che pure per estensione territoriale e numero di abitanti, non è certo tra le più grandi si è arrivati alla cifra “record” di 27.577 euro raccolti nei primi sei mesi di quest’anno. Già in precedenza la nostra diocesi si era posta ai vertici di questa originale “classifica”. «Il merito di questi risultati incoraggianti va riconosciuto ai parroci – sottolinea Righetti – che hanno aderito numerosi a questa iniziativa».
I raccoglitori, infatti, sono distribuiti in oltre la metà delle parrocchie della diocesi veneziana, che si pone così ai primi posti nella classifica nazionale come percentuale di presenza. «Più di tutti – aggiunge Righetti – va riconosciuto il merito di chi è stato il principale promotore della loro diffusione nel nostro Patriarcato, cioè il diacono Gianni Ferraresi che ha ricoperto il ruolo di incaricato del Sovvenire della nostra diocesi e della regione ecclesiastica del Triveneto per quasi un ventennio». In Italia sono 1120 i bussolotti distribuiti in 47 diocesi e, complessivamente, sono stati raccolti in questi primi sei mesi 188.134 euro. Il Triveneto è la Regione ecclesiastica che ha raccolto di più, con 56.724 euro, di cui quasi la metà è stata raccolta proprio a Venezia.
Il sostentamento dei sacerdoti è compito dei fedeli. Va ricordato che le offerte raccolte mediante bussolotti e, poi, tramite bollettino postale in occasione della Giornata del Sovvenire (domenica 26 novembre, per il 2017) concorrono al sostentamento dei sacerdoti che, sulla base di quanto stabilito dal Concordato del 1984, è in capo alla responsabilità dei fedeli mediante le offerte deducibili. Non essendo tali offerte sufficienti a coprire tutto il fabbisogno, si interviene con alcuni fondi dell’Otto per Mille. I “bussolotti” sono uno strumento che viene incontro a quei fedeli che intendono donare piccole somme, magari dilazionando più offerte nel tempo. «Lo scopo dei “bussolotti” non si esaurisce nell’aspetto economico – sottolinea l’incaricato veneziano -. Essi svolgono indirettamente una funzione educativa perché la loro presenza in chiesa ricorda ai fedeli la necessità di provvedere al sostentamento dei sacerdoti; nello spirito di solidarietà e comunione tra tutte le singole realtà, il cristiano si deve preoccupare non solo dei propri sacerdoti, ma pure di quelli che svolgono il loro apostolato presso le comunità con limitate possibilità economiche sia perché composte da pochi fedeli, sia perché inserite in contesti sociali disagiati».
Ai sacerdoti ed ai referenti parrocchiali del Sovvenire, precisa infine Righetti, «va ricordata l’importanza di effettuare i versamenti di quanto raccolto coi “bussolotti” tramite gli appositi bollettini di conto corrente postale preintestati alle singole parrocchie affinché il Servizio Nazionale possa rilevare ai fini statistici la provenienza delle offerte; qualora questi bollettini non fossero disponibili si prega di richiederli in diocesi all’indirizzo e-mail sovvenire@patriarcatovenezia.it». (S.S.L.)