Un nuovo libro che arricchisce la già ricca bibliografia sulla Basilica di San Marco a Venezia. È “I mosaici di San Marco – Itinerari spirituali nella tradizione liturgica bizantina” di mons. Orlando Barbaro, direttore dell’Ufficio diocesano per il Culto divino e canonico di San Marco.
Il taglio del libro, come si deduce dal sottotitolo, vuol essere un viaggio spirituale per leggere, secondo i canoni bizantini, la specificità della decorazione musiva della Basilica, tutta protesa a fare vivere i misteri della salvezza celebrati e vissuti nella liturgia. «Mi auguro – chiarisce l’autore – che il mio povero contributo possa essere di aiuto a chi non cessa di meravigliarsi di fronte a questa straordinaria eredità lasciataci dai nostri padri».
La ragione di questo nuovo studio è presto chiarita: «Pur nella mia limitata conoscenza dei vari libri sulla Basilica – spiega mons. Barbaro – mi è parso che i vari testi si limitino ad una lettura storica, architettonica ed artistica. E’ come se di fronte ad un regalo ricevuto ci si limitasse a descrivere l’involucro senza entrare dentro il contenuto e il significato del dono».
«Quando si parla della basilica di San Marco diciamo che è uno degli edifici più integri, almeno in occidente, dell’arte e cultura Bizantina per la forma architettonica, la pianta a croce greca, la maggior parte della decorazione musiva. Ma è sufficiente questo per cogliere il valore e il senso di questo straordinario monumento della cristianità? Se ci limitiamo a questo non è come se ci fermassimo all’involucro? La cultura e la spiritualità bizantina – conservata e celebrata ancor oggi nella Chiesa Ortodossa – è molto di più e, specialmente nell’ambito religioso, è espressione di una spiritualità per molti aspetti a noi occidentali sconosciuta, e tale spiritualità traspira da ogni angolo della Basilica».
Nella tradizione occidentale, d’altronde, quando si parla della decorazione, sia ad affresco che a mosaico, delle nostre chiese si parla di “Biblia pauperum”, “la Bibbia dei poveri”, dando alle decorazioni una valore prevalentemente catechistico: l’immagine, un tempo, per persone perlopiù non colte o del tutto incolte, diventava il modo più semplice per ovviare il problema e trasmettere ai fedeli i contenuti della scrittura.
«Tra i Bizantini di spiritualità ortodossa – precisa don Orlando Barbaro – non è così. La funzione dell’immagine – Icona – sia essa dipinta (scritta) su tavola, affrescata o eseguita a mosaico è a servizio della liturgia, del mistero (festa) celebrato. Si pensi che in tutti i mosaici della Basilica non ce n’è uno che rappresenti una parabola – l’aspetto più catechistico della Parola di Dio – quasi a sottolineare la comunicazione simbolica propria della liturgia legata più all’evento di grazia che alla sua trasmissione verbale».
«E’ mia intenzione quindi, in questo libro, di addentrarmi in una lettura particolare cercando di cogliere i segni di questa spiritualità. Partiremo approfondendo alcuni aspetti propri del linguaggio iconico per giungere al ruolo dell’Icona nella spiritualità e nella celebrazione liturgica ortodossa per applicare questi aspetti alla lettura del progetto musivo e del significato dei principali mosaici. Una chiesa, soprattutto se Cattedrale, è un ambiente in cui la comunità dei credenti si riunisce per ascoltare la Parola di Dio e celebrare i Sacramenti; mi auguro che queste mie semplici riflessioni possano aiutare a vivere nella nostra Cattedrale questi essenziali momenti di Chiesa».
La presentazione del libro si terrà lunedì 20 novembre alle ore 17.30 presso la Scuola Grande di San Teodoro a Venezia. Il volume sarà offerto a tutti i preti e diaconi presenti giovedì 30 novembre al ritiro in vista dell’Avvento. Chi desidera avere il libro può contattare direttamente l’autore (obarbaro@gmail.com).