E adesso Casa di Anna è pienamente realtà. Un sogno trasformatosi in fattoria solidale. Con il taglio del nastro di oggi, sabato 11 novembre, e l’inaugurazione dell’agriturismo.
L’edificio, ristrutturato e ampliato, al termine di un anno di lavori e dopo che proprio due anni fa il Consiglio comunale all’unanimità aveva concesso il permesso di costruire, offre servizio ristorazione e ricettività. Oggi erano in trecento a festeggiare e ad applaudire Anna Pellegrini quando, con l’aiuto di papà Piero e mamma Carla, ha tagliato il nastro inaugurale.
Sul valore della Fattoria Solidale di Zelarino, che dà lavoro giovani disabili e non, persone svantaggiate e volontari del territorio, producendo e distribuendo ortaggi a privati e ristoranti, è intervenuto l’assessore alle Politiche sociali del Comune di Venezia, Simone Venturini: «Come Amministrazione comunale siamo contenti – ha sottolineato – di essere coinvolti in questa avventura, che ci impegniamo a sostenere e seguire, ora che diventa operativa a tutti gli effetti. E’ bello che questa struttura sia stata chiamata “casa”, perché così si dice che offre il calore famigliare, ed è aperta davvero a tutti, specie a chi è più debole».
Tra gli obiettivi fondanti di Casa di Anna c’è, infatti, quello di offrire spazio a chi è di solito escluso dal mercato del lavoro. A queste persone vine proposto il lavoro della terra, ciascuno secondo le proprie capacità. Una funzione, questa del dare opportunità lavorative per persone con disabilità e in situazione di svantaggio, sottolineata anche oggi da Gianfranco Pozzobon, direttore dei Servizi socio-sanitari dell’Ulss 3 Serenissima.
Casa di Anna è una fattoria biologica, in cui si coltivano circa due ettari di terreno a ortaggi, con la presenza di tre grandi serre non riscaldate, che permettono però di anticipare le produzioni di avvio primavera. Un frutteto completa l’area coltivata.
«Questo è un progetto – ha rimarcato all’inaugurazione l’assessore comunale all’urbanistica, Massimiliano De Martin – che ho seguito personalmente sin dal mio insediamento, e in cui la Giunta crede molto, perché queste iniziative migliorano la qualità della vita di tutta la nostra comunità».
La giornata inaugurale ha visto la presenza anche del parroco della Gazzera, don Ottavio Trevisanato, e di don Fausto Bonini. «Questa struttura – ha osservato la consigliera Luisa Rampazzo – sorge significativamente al centro della nostra Municipalità: è una sorta di punto di riferimento, un luogo di servizio alle persone e di testimonianza della solidarietà, utile a tutta la nostra comunità». (G.M.)