Non solo canto, ma uno spettacolo multimediale, fatto di suoni, immagini, parole lette… È il passo in più che il coro Marmolada di Venezia proporrà nelle prossime settimane.
Si tratterà di un omaggio ai caduti della Grande Guerra. Il centenario del conflitto, in queste settimane, si concentra su una delle pagine più tristi e tragiche: la disfatta di Caporetto, che accadde proprio in autunno e che coinvolse non solo l’esercito ma anche le popolazioni del Veneto e del Friuli.
Il Coro Marmolada – si legge nell’editoriale del nuovo numero di “Marmoléda”, il notiziario della compagine corale – unitamente alla Sezione di Venezia dell’Associazione Nazionale Alpini, ha in programma, per il 24 novembre, al Centro Santa Maria delle Grazie a Mestre una commemorazione utilizzando più linguaggi e forme d’espressione.
«Ma in questo periodo – si legge ancora nel testo su “Marmoléda” – desideriamo rammentare anche un’altra ricorrenza, molto importante per il mondo corale, per gli Alpini e per i Friulani. Si tratta del centenario della scrittura e composizione musicale di “Stelutis alpinis” da parte di Arturo Zardini in quel di Firenze, dove il musicista friulano era profugo, nel novembre del 1917. Il Coro Marmolada, che da molti anni ha in repertorio questo bellissimo canto, farà la sua parte inserendolo nei diversi concerti di questo periodo e producendo un filmato con le voci del “Marmolada”».