Venezia torna a produrre vetro industriale. Lunedì 16 ottobre sono iniziate le attività di riscaldamento del nuovo forno per la produzione di vetro float dello stabilimento Pilkington Italia di Porto Marghera (nella foto don Marco De Rossi, responsabile della Pastorale del lavoro del Patriarcato di Venezia, benedice l’avvio della rinnovata attività instriale dinanzi al presidente dellA Regione Luca Zaia e al sindaco di Venezia Luigi Brugnaro).
Il nuovo impianto nasce in luogo storico per la produzione del vetro a Venezia, uno stabilimento che opera dal lontano 1932 in cui la tecnologia float (cioè il vetro che “galleggia” su uno strato di stagno) è iniziata nel 1987 e che, dopo una prima ristrutturazione nel 2002, ha lavorato fino al 2012.
Ora la produzione riparte dopo che è stata rinnovata una buona parte degli impianti preesistenti. La produzione sarà di circa 630 tonnellate al giorno di vetro float e l’innovazione consentirà la produzione di Pilkington Optiwhite. Questo prodotto è un vetro float estremamente chiaro, con basso contenuto di ossidi di ferro per aumentarne la trasmissione luminosa rendendolo particolarmente trasparente ed adatto alle moderne tendenze dell’industria dell’arredamento.
E’ mantenuta la produzione di vetro stratificato di sicurezza della gamma Pilkington Optilam. L’investimento per l’innovazione è stato di oltre 18 milioni di euro. A breve saranno inoltre completate le assunzioni di circa 60 nuovi lavoratori, in aggiunta al richiamo al lavoro di tutte le 132 unità che fino al 30 settembre erano coinvolte nell’utilizzo degli ammortizzatori sociali.
Oggi il gruppo NSG, ci fa capo lo stabilimento di Porto Marghera, ha attività produttive in circa 30 paesi su quattro continenti e vendite in circa 105 paesi. Nell’esercizio chiuso al 31 marzo 2017, il Gruppo ha registrato un fatturato di circa 4,88 miliardi di euro, il 38 per cento dei quali è stato generato in Europa, il 25 per cento in Giappone, il 20 per cento in Nord America e il 17 per cento nel resto del mondo.