È stato oggi sottoscritto tra l’Agenzia del Demanio (Direzione Regionale Veneto) e Venice Gardens Foundation, presieduta da Adele Re Rebaudengo, un atto con il quale viene estesa la durata originaria della Concessione del 23 dicembre 2014, avente ad oggetto il recupero e la valorizzazione dei Giardini Reali facenti parte del Palazzo Reale di Piazza San Marco in Venezia (nella foto di apertura, credits shutterstock) e del Padiglione del Santi, fino a 50 anni, ovvero fino al 31 dicembre 2064.
Dagli anni ’50 del secolo scorso i Giardini napoleonici, nati tra Piazza San Marco e il suo Bacino, circondati da canali sui quali prospettano il Museo Correr, le Sale Imperiali del Palazzo Reale, il Museo Archeologico Nazionale e la Biblioteca Marciana, di grande pregio e motivo di vanto della Città per tutto l’Ottocento, avevano perso progressivamente l’equilibrato rapporto con le architetture contigue e la carenza di impiego di giardinieri ne aveva determinato uno stato di crescente involuzione, tanto da renderne quasi illeggibili la geometria e la composizione originarie. Un decadimento che colpiva altresì l’annesso Padiglione realizzato dall’architetto Lorenzo Santi tra il 1816 e il 1817, il pergolato in ghisa e lo storico ponte levatoio ormai in stato di abbandono, così come gli edifici incongrui costruiti negli anni. Nel dicembre del 2014, l’Agenzia del Demanio e la città di Venezia affidano il Compendio monumentale dei Giardini Reali a Venice Gardens Foundation. Il complesso restauro promosso e realizzato dalla Fondazione, con il fondamentale sostegno di Generali, ha permesso di riportare nuova vita ai Giardini Reali di Venezia e la loro riapertura al pubblico nel dicembre del 2019; inoltre i giardini, attraverso il restauro dello storico ponte levatoio, hanno potuto ripristinare il proprio legame architettonico con le Procuratie Nuove e Piazza San Marco, tornando ad essere un’oasi meravigliosa, ecologicamente sostenibile e fruibile da tutti.
Per la realizzazione del progetto dei Giardini Reali, la Fondazione ha incaricato Paolo Pejrone, architetto paesaggista di fama internazionale, per il restauro botanico, e l’architetto Alberto Torsello per il restauro architettonico e il ripristino della Serra dedicata alle attività artistiche, culturali e di ricerca. Rigogliosi e ricchi di prospettive inaspettate, con piante provenienti da varie parti del mondo, i Giardini Reali hanno riacquistato pregio formale e complessità botanica, tornando a rivestire un ruolo centrale per la città.
I Giardini Reali, così come l’Orto Giardino della Chiesa del Santissimo Redentore recentemente restaurato dalla Fondazione e per la prima volta aperto al pubblico, sono direttamente curati e preservati dalla Fondazione con i propri giardinieri, guidati e coordinati dal Capo giardiniere Edoardo Bodi, attraverso specifici programmi, sintesi delle antiche conoscenze e delle nuove tecniche.