Venezia ancora al vertice in Italia per la raccolta differenziata e la gestione dei rifiuti.
Il Rapporto rifiuti urbani 2024 di Ispra (l’Istituto superiore per la protezione ambientale) ha confermato che il nostro territorio è uno dei più virtuosi a livello nazionale per quanto riguarda il ciclo integrato dei rifiuti.
Venezia, con il 72,9% di differenziata fatto registrare lo scorso anno, risulta infatti la terza tra le 14 Città metropolitane italiane dietro a Cagliari – che comunque ha meno della metà degli abitanti della nostra provincia (418.761 contro 834.940), non ha i 40 milioni di presenze turistiche del nostro territorio e produce una quantità di rifiuti pari a un terzo di quanto raccolto da Veritas – e Bologna.
Infatti, la produzione di rifiuti annua nel nostro territorio è di 602,7 kg pro capite (calcolata dividendo il totale dei rifiuti raccolti in un anno per il numero di abitanti), la più alta tra le Città metropolitane. In provincia di Cagliari è invece di 433,6 kg e in quella di Bologna di 569,4 kg.
Dietro il trio di testa ci sono Milano (68,7% e 461,9 kg di rifiuti pro capite), Firenze (68,2% e 552,3 kg) e Torino (64,1% e 504,2 kg).
La media di differenziata delle 14 città metropolitane è del 59,4%, con una produzione pro capite annua di 496,9 kg.
Terzo posto per Venezia anche tra le città con oltre 200.000 residenti, dietro Bologna e Padova.
Nel 2023 il capoluogo veneto, nonostante 30 milioni di presenze turistiche, è arrivato al 63% di differenziata, con una produzione pro capite di 651,5 kg di rifiuti/anno: la più elevata in Italia.
Dietro Venezia, compaiono Milano (62,4% e 475,2 kg), Torino (57,1% e 498,5 kg) e Firenze (55,6% e 618,9 kg).
La media di differenziata delle 14 città over 200.000 abitanti è del 49,1%, mentre la produzione media di rifiuti pro capite è di 545,3 kg/anno.
Tenendo conto che oltre alla percentuale di raccolta differenziata, comunque importante e prevista dalla legge, per il rispetto dei principi dell’economia circolare è rilevante e decisivo anche il recupero dei vari materiali.
Operazioni nelle quali Veritas è all’avanguardia nazionale, avendo tracciato tutti i flussi e le filiere dei vari materiali e raggiunto in anticipo gli obiettivi regionali fissati entro il 2030.
Inoltre, tutto quello che non è attualmente possibile riciclare viene trasformato nell’impianto di Fusina prima in Combustibile solido secondario (Css), poi in energia elettrica utilizzata per l’autofunzionamento degli stessi impianti.
In questo modo, associando alte percentuali di raccolta differenziata e trasformazione di quello che non è riciclabile, l’utilizzo della discarica è estremamente limitato, comunque non superiore al 5% del totale dei rifiuti raccolti, a fronte di una media nazionale del 15,8%.