Caspar David Friedrich (1774-1840) è il massimo pittore romantico tedesco, artista figurativo di paesaggio, visionario e dall’intensa spiritualità e senso dell’umano in anelito all’Assoluto attraverso la contemplazione della natura.
Di Friedrich sono notissime alcune opere, che hanno ampia circolazione, prima tra tutte il “Viandante sul mare di nebbia”, con l’effetto di un’abissale disparità tra la notorietà di tali immagini, e la conoscenza, tutto sommato ancora scarsamente diffusa, del loro autore e della sua personalità artistica e intellettuale, benché non sia mancata una certa produzione divulgativa, anche in Italia, che lo ha fatto conoscere almeno al pubblico degli appassionati d’arte.
La pittura di Friedrich, intrisa di una spiritualità del sublime e dell’introspezione in rapporto alla magnificenza della natura e alla forte rappresentazione del limite, della finitezza, della caducità, della morte, sempre evocata in uno sguardo penetrante e proteso all’Oltre dell’eternità, è cosparsa di elementi figurativi che richiamano esplicitamente la speranza cristiana, dalle croci e crocifissi tra le montagne alle rovine di chiese e abbazie gotiche, dalle figurazioni di vissuti di contemplazione e preghiera a precisi elementi simbolici sapientemente inseriti nel costrutto narrativo-situazionale dei soggetti rappresentati.
Eppure, dell’arte di Friedrich ha finito per affermarsi un’interpretazione riduzionista che ha vagamente confinato tali rappresentazioni nell’ambito di un’indefinita religiosità romantica della Natura, con una chiara sottovalutazione del suo profondo sostrato teologico cristiano.
In occasione dei 250 anni dalla nascita del pittore, la Facoltà Teologica del Triveneto, in collaborazione con l’Ufficio per la Pastorale della Cultura del Patriarcato di Venezia, il Centro Tedesco di Studi Veneziani e la Direzione Regionale Musei Nazionali Veneto, propone un ciclo di eventi, dal titolo Caspar David Friedrich indagatore dell’umano. Verso le fonti di un’arte sulla soglia dell’Assoluto, che viene ad aprirsi a Padova, martedì 17 dicembre 2024, per concludersi a Venezia, presso il Centro Tedesco di Studi Veneziani, il 13 marzo 2025. La compartecipazione della Direzione Regionale Musei Nazionali permetterà di offrire, a conclusione del tutto, all’indomani dell’evento veneziano, una visita guidata in esclusiva a Villa Pisani a Stra, per un’incursione nell’estetica del paesaggio naturale e pittorico nel Settecento come preludio al suo sviluppo in età romantica.
L’iniziativa, che prende forma dall’ideazione e direzione scientifica di Alberto Peratoner (FTTr Padova / Ufficio Cultura del Patriarcato di Venezia) e Francesco Trentini (Direzione Regionale Musei Nazionali Veneto / Studium Cattolico Veneziano), si prefigge una rivisitazione dei fondamenti teologici, culturali e antropologici dell’arte del grande paesaggista di Griefswald, in modo da rilevare l’affiorare potente del simbolo religioso nella sua eccedenza e nel suo portato profondamente e drammaticamente esistenziale e integrare quanto finora rilevato dalla critica sul piano estetico con una prospettiva solidamente teologica e antropologica.
La Giornata di apertura di martedì 17 dicembre, presso la sede della Facoltà Teologica del Triveneto, a Padova (ore 14.45-18.30), prevederà una lectio magistralis di Andrea De Santis, ordinario di Estetica al Pontificio Ateneo Sant’Anselmo di Roma, su Contemplazione inquieta. L’innesto fra natura e spirito in Caspar David Friedrich, preceduta e seguita rispettivamente dagli interventi di Francesco Trentini e Alberto Peratoner, curatori del ciclo di incontri.
Al termine, un gruppo di studenti della Facoltà presenterà Il cuore dell’uomo in tensione all’Assoluto. I paesaggi dell’anima di Friedrich, sintesi di un lavoro seminariale preparatorio alla Giornata stessa. (GV)