Con l’avvicinarsi delle festività natalizie l’associazione “Un filo che unisce” ha esposto anche quest’anno, in via Garibaldi, l’albero di Natale e la Sacra Famiglia realizzati con le mattonelle all’uncinetto. Inoltre, fino al 24 dicembre, i manufatti preparati durante l’anno saranno in vendita nella consueta “casetta” di legno di via Garibaldi, aperta sia di mattina che di pomeriggio.
«Quest’anno, non avendo grandi opere da realizzare, ci siamo concentrate sulla creazione di oggetti e accessori che vendiamo principalmente durante la festa di San Piero e nel periodo natalizio – spiega Ornella Bottion, referente dell’associazione -. Grazie alle donazioni di filati, abbiamo potuto realizzare sciarpe, guanti e cappelli invernali. Ringraziamo anche Vela spa che ogni anno mette la “casetta” a nostra disposizione».
Il ricavato dei mercatini di “Un filo che unisce” sarà, come di consueto, devoluto in beneficenza. Finora, pur prestando attenzione a diverse situazioni di necessità, l’associazione si è impegnata molto ad aiutare “Team for children” di Padova nell’ambito del progetto “Stranger teens”, dedicato agli adolescenti con malattie oncologiche.
Da quest’anno i fondi sosterranno anche l’associazione “Malattie metaboliche congenite” (AMMeC), dopo che “Un filo che unisce” ha conosciuto la storia di Elena e della sua famiglia, residenti proprio nella zona di via Garibaldi. Elena è una giovane ragazza, di 18 anni, affetta da una malattia neurodegenerativa estremamente rara, per la quale lei rappresenta l’unico caso attestato in Italia e uno dei 25 conosciuti in tutto il mondo.
La madre, che non si perde mai d’animo, sui canali social si fa chiamare “mamma rara”. «Speriamo che anche il nostro contributo possa sostenere progetti di ricerca per una malattia di cui si sa ancora molto poco», dichiara Ornella Bottion.
E aggiunge: «Vogliamo dedicare maggiore attenzione alle realtà locali particolari, dando, per quanto possibile, un sostegno concreto».
Camilla Pustetto
Via Garibaldi: albero e Sacra Famiglia all’uncinetto
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