Cantare in un coro è una forma di nutrimento. È condividere le proprie vibrazioni e ricevere quelle del compagno che ti sta accanto. Lo sa bene Elisa Savino, direttrice del coro di giovani e voci bianche della parrocchia di San Giovanni Evangelista di Mestre, che domenica 15 dicembre si esibirà nella chiesa di San Nicolò a Mira. “Jubilate Deo” – questo il nome del concerto con inizio alle ore 21 – è un appuntamento di musica e speranza per prepararsi al Natale e al Giubileo del 2025.
Il progetto è nato nel febbraio 2023: «Abbiamo animato la liturgia del 6 gennaio, giorno dell’Epifania, con un piccolo coro di voci bianche – spiega la direttrice Savino –. Poi da lì, visto che era in programma la Giornata Mondiale della Gioventù di Lisbona, ci siamo detti: perché non aiutare i giovani cantanti a racimolare qualche soldo in vista di un appuntamento così importante? E soprattutto, perché non aprire il coro anche a persone più adulte?». Con l’entusiasmo e il passaparola, quindi, la formazione veneziana si è presto allargata arrivando a sfiorare le cento persone: 60 gli adulti, fra coristi e musicisti (tastiera, violino, violoncello, chitarre e batteria) e circa 30 i bambini.
Il primo concerto si è tenuto il 1° aprile dell’anno scorso e da lì il coro non si è più fermato animando le messe più importanti, fino alla grande e inaspettata sorpresa: «Siamo stati chiamati – racconta Savino – a cantare assieme al coro della Cappella Marciana il 28 aprile, giorno della visita di Papa Francesco a Venezia». All’inizio le preoccupazioni erano molte, specie per via di un repertorio del tutto nuovo e difficile: «Sono sempre consapevole – racconta la direttrice – di avere di fronte giovani che non sono cantanti e musicisti di professione. Ciò nonostante l’impegno e la disponibilità di tutti hanno reso quel giorno indimenticabile, è andata molto bene».
Coordinare un gruppo così numeroso non è semplice ma Elisa Savino porta con sé l’esperienza e la professionalità del suo lavoro di cantante nel coro del Teatro La Fenice: «Le prove si svolgono in genere separatamente – dice – anche perché il metodo di insegnamento è diverso a seconda dell’età. Cerco di trasferire le conoscenze tecniche, l’ordine e il rigore di un coro professionista». Il repertorio, piuttosto ampio e inclusivo, spazia da brani liturgici a canti del cammino neocatecumenale e arriva ad abbracciare anche canzoni gospel e musical. Fra questi “Vedrai miracoli”, dalla colonna sonora del cartone “Il Principe d’Egitto” e “I will follow him” dal film “Sister Act”.
«Quando mi guardo intorno – dice Elisa – vedo tanti giovani tristi e spaventati dalla vita. Quando esco dai concerti e dalle prove, invece, respiro allegria e speranza. Può sembrare banale ma sento che c’è qualcosa di bello per tutti, intravedo la presenza di Gesù Cristo risorto anche attraverso questa esperienza». La musica e il canto si fanno testimoni della parola di Dio e invitano tutti all’ascolto, anche chi non è credente o ha smarrito la propria fede lungo il cammino: «A maggior ragione invito tutti a venire, senza giudizio – conclude la direttrice –. Per noi non è solo un concerto natalizio ma un viaggio, un modo per condividere un messaggio di speranza».
L’ingresso è libero.
Anna Maselli
Jubilate Deo, domenica il concerto a Mira
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