A Natale si è tutti più buoni, dice un vecchio adagio. E a volte lo si può essere davvero: basta solo un gioco. Quest’anno, infatti, il negozio di giocattoli Campanon, in via Palazzo a Mestre, ha scelto di aderire all’iniziativa “Il giocattolo sospeso”, promossa a livello nazionale da Assogiocattoli, l’associazione che raggruppa produttori ed esercenti del mondo dei giochi.
Si tratta di un’iniziativa che, come per il caffè sospeso, propone ai clienti di acquistare un giocattolo da destinare ai bambini più in difficoltà. Alla proposta si può partecipare anche lasciando un’offerta al negozio, che poi si incaricherà di scegliere il giocattolo migliore per il bambino. L’obiettivo è quello di andare incontro, soprattutto nel contesto natalizio, alle famiglie più svantaggiate economicamente, che spesso fanno fatica a preoccuparsi dei regali per i propri figli.
Campanon, che è un negozio di giochi educativi, con un’offerta più creativa che esula dai giochi più prettamente commerciali, ha deciso di devolvere i doni acquistati dai clienti ai bambini seguiti dall’associazione AltoVolume. L’associazione si occupa di aiutare i bambini sordi con difficoltà economiche, sostenendo innanzitutto le famiglie nell’acquisto degli apparecchi acustici adatti al tipo di età. Si tratta, dunque, di situazioni in cui, se già sorgono problemi nell’acquistare apparecchi acustici, spesso le famiglie non possono permettersi di comperare doni per i propri figli. Perciò, attraverso questa collaborazione, il negozio vuole rendere il Natale un po’ più gioioso anche per i 14 bambini in difficoltà seguiti dall’associazione, consegnando loro dei giochi adatti alle loro esigenze entro l’Epifania.
«Sto già ricevendo una risposta molto positiva da parte della clientela. Anche questa volta mi sorprendo dei miei clienti, perché grazie a loro ho già un borsone pieno di doni e ho raccolto anche delle offerte libere», racconta a GV Valentina Bassi, proprietaria del negozio. «Per me – aggiunge – questa è la cartina tornasole di una società sana». Inoltre, nel chiedere come fare a scegliere un buon giocattolo da regalare, Valentina ci dice: «In negozio ho predisposto tre categorie di doni in base alla disponibilità economica, facendo sì che anche l’adesione a questa proposta diventi formativa: i clienti, insieme ai bambini, possono scegliere il regalo da comprare e vedo che questa proposta ha un impatto positivo anche per i bambini».
Insomma, un progetto positivo sotto moltissimi punti di vista, che diventa un regalo per chi ne beneficia ma anche per chi lo fa. A testimonianza di ciò è anche il passaparola, contagiosissimo, che tra clienti e amici cerca di diffondere non solo una bella iniziativa, ma anche un nuovo senso di comunità, perché – come ci ricorda lo slogan di questo progetto – è insieme che si può cambiare il mondo.
Andrea Maurin