400 opere create con il vetro, donate da Carlo e Giovanni Moretti: una mostra al Museo del Vetro di Murano
Una mostra per celebrare l’esperienza e la storia di una creatività illuminata, per ricordare due gentiluomini del vetro, Carlo e Giovanni Moretti, la loro avventura imprenditoriale che ha saputo lasciare un segno ancora oggi indelebile e immediatamente riconoscibile.
Curata da Chiara Squarcina, Mauro Stocco e Marta Moretti, dal 6 dicembre al 30 giugno 2025 l’esposizione permetterà per la prima volta di presentare al pubblico la maggior parte dell’importante e cospicua donazione di oltre 400 opere della ditta Carlo Moretti, pervenuta al Museo del Vetro nel 2020 e che permette di ripercorrere in modo ricco, puntuale ed esaustivo le vicende storiche dell’azienda creata da Carlo e Giovanni Moretti nel 1958 e l’evolversi della sua fortunata produzione, fino al 2013, quando l’azienda è passata di mano.
Le creazioni in vetro iniziano nel 1958, la donazione al Museo di Murano nel 2020
All’inizio degli anni Sessanta la Carlo Moretti mette in produzione le prime serie di articoli in vetro bicolore (lattimo interno e colore esterno) e successivamente la fortunata serie dei Satinati, destinate ai grandi magazzini Bloomingdale’s di New York. Si avvia così il processo di affermazione dell’azienda sui mercati esteri. Cifra stilistica della Carlo Moretti è l’adozione di forme semplici e basilari e di linee essenziali per calici e coppe, composte per lo più da geometrie basate su cilindri e sfere.
Le creazioni di Carlo e Giovanni Moretti dagli anni Settanta agli anni Duemila
Gli anni Settanta rappresentano per la Carlo Moretti il periodo di maggiore innovazione, che si manifesta anche nella ricerca tecnica volta al miglioramento della qualità della materia prima e nella volontà di affermazione di un preciso linguaggio espressivo. In questi anni si attua in azienda la ripresa del tradizionale cristallo muranese, che diventa un vero marchio di fabbrica per la Carlo Moretti, identificata con l’eleganza e la leggerezza dei suoi prodotti. Nascono allora progetti come il bicchiere Ottagonale del 1974 e l’Ovale del 1976.
Un momento di svolta nel repertorio formale si verifica nel corso degli anni Ottanta con i vetri che meglio identificano la produzione dell’azienda e la sua cifra stilistica: oggetti sobri in cristallo, spesso finiti a sola molatura, quali le serie Millemolature e Bande molate del 1984.
Sarà presente in mostra anche la serie di Calici da collezione, lanciata in occasione del Natale 1990, frutto di un’intuizione di Giovanni Moretti, ogni anno rinnovati nei colori, nelle forme e nelle decorazioni.
Dal punto di vista delle creazioni più propriamente artistiche risale agli anni Novanta anche il progetto Monolite, sculture in vetro pesante ispirate al paesaggio urbano notturno di Manhattan, realizzate con una tecnica particolare di fusione nel forno termico.
Gran parte della produzione degli anni Duemila è caratterizzata dai vetri in pasta, in cui ogni oggetto è firmato a mano a punta di diamante, in modo da renderlo inconfondibile e unico.