Un atto vandalico e sacrilego è stato compiuto la scorsa notte presso la parrocchia di San Pio X di Marghera dove è stata distrutta una statua della Madonna collocata vicino all’ingresso della chiesa. Nel pomeriggio di oggi il parroco don Filippo e la comunità religiosa orionina hanno invitato i fedeli alla preghiera del rosario in chiesa a San Pio X come atto di riparazione voluto dallo stesso Patriarca; è stata poi celebrata anche la Santa Messa con questa intenzione. Anche tutti i parroci di Marghera hanno proposto di unirsi alla preghiera del rosario, oggi e nei prossimi giorni.
Nel corso di questi momenti di preghiera don Filippo Benetazzo ha letto una lettera che il Patriarca Francesco gli ha indirizzato intendendo così raggiungere tutta la comunità. Condividiamo di seguito le parole del Patriarca:
«Caro don Filippo, scrivo a te e all’intera comunità di San Pio X di Marghera perché ho appreso, con vera tristezza, della profanazione della statua della Vergine Maria posta davanti alla chiesa parrocchiale.
È un’azione che non solo ferisce i sentimenti del popolo cristiano, ma la stessa comunità civile di Marghera. Non può sfuggire, poi, la coincidenza: tale atto è stato compiuto proprio nei giorni in cui la Chiesa di Venezia festeggia la Madonna della Salute quale protettrice e rifugio del nostro popolo.
Come avevo ricordato ieri mattina, nell’omelia della S. Messa alla Salute, «la risorsa del cristiano viene dall’esemplarità di vita di Maria, beata perché “ha creduto” (cfr. Lc 1,45). … Uno dei nostri compiti più urgenti, sul piano dell’evangelizzazione e dell’educazione cristiana, consiste nell’indicare a tutti – a noi stessi e in particolare ai più giovani, alle persone fragili e a chi vive momenti di difficoltà, morale, psicologica o fisica – il senso della vita».
Caro don Filippo, ti chiedo di compiere un atto pubblico e solenne di dovuta riparazione con la preghiera del Santo Rosario e il canto delle Litanie mariane e di coinvolgere possibilmente il Vicario di Marghera e i confratelli parroci con le loro comunità locali.
Confido che la devozione alla Beata Vergine – che distingue da sempre i fedeli della parrocchia di San Pio X e di Marghera – farà in modo che il capitello torni ad essere luogo di venerazione mariana per gli abitanti della zona continuando, così, ad essere segno di pace e speranza.
Assicuro a te, ai sacerdoti, ai diaconi e a tutti i fedeli del Vicariato di Marghera la mia vicinanza e la mia preghiera anche per chi ha inteso offendere Colei che per i cristiani è la Madre. Tutti benedico con affetto».