Non esiste ricordo del passato se non si incarna nel presente, per questo le nostre forze armate difendono con ostinazione la pace, per onorare il sacrificio di molti durante la grande guerra“. Così ha detto il ministro della Difesa Crosetto nel salutare il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella questa mattina in piazza San Marco.
Infatti, in occasione della festa dell’Unità nazionale e delle forze armate, quest’anno Venezia è stata scelta per ospitare le celebrazioni maggiori, facendo accorrere un nutrito gruppo di persone in piazza per salutare il capo dello stato. “Questa giornata costituisce il momento ideale di unione e di amalgama tra i cittadini e le forze armate, oltre che un momento per ricordare i tanti sacrifici e riflettere sulla tragedia umana che è la guerra” ha aggiunto il capo di stato maggiore gen. Ortolani.
Mattarella, con la sua presenza silenziosa ma imprescindibile, ha poi conferito le onorificenze militari ad alcuni reparti che, insieme ad altri 7000 soldati coinvolti in 36 missioni per il mondo, contribuiscono alla promozione e al mantenimento della pace e della sicurezza in molte regioni a rischio.
Infine, al termine della cerimonia, alcuni paracadutisti (nella foto di apertura) sono atterrati sulla piazza recando al presidente il tricolore e le bandiere di guerra, venendo poi seguiti dalle frecce tricolori, che hanno colorato il cielo azzurro sopra la città lagunare.
Oltre al presidente della repubblica, giunto nella città lagunare dopo aver posato la tradizionale corona sulla tomba del milite ignoto a Roma, hanno presenziato numerose autorità tra cui il Presidente della Regione Luca Zaia, il Sindaco Luigi Brugnaro, il Patriarca Francesco Moraglia e una rappresentanza di parlamentari e di sindaci da tutta la regione.
Andrea Maurin