Ogni settanta veneziani, oggi, almeno uno è preso in carico dal Dipartimento di salute mentale dell’Ulss 3
Aumentano i disturbi di personalità, i problemi alimentari e l’abuso di sostanze. Nel territorio dell’azienda sanitaria le patologie psichiatriche sono aumentate del 7% nel primo semestre del 2024. Già nel 2023 erano salite del 5% rispetto al 2022, dopo il balzo del +8% tra 2021 e 2022.
Un trend crescente e costante, che vede 9.291 pazienti in cura nel solo ultimo anno. Sono l’1,5% della popolazione totale. E la maggioranza sono femmine – 5.352 contro i 3.939 maschi -, ma va fatto un distinguo sull’incidenza delle diverse patologie: se si tratta di disturbi mentali comuni, come ad esempio l’ansia e la depressione, le donne raddoppiano gli uomini; se si guarda invece alle diagnosi di maggior gravità, come disturbi di personalità, disturbi psicotici e abuso di sostanze, gli uomini ne sono più colpiti.
“Le pazienti femmine prese in carico sono di più anche perché sono più inclini a chiedere aiuto – conferma il direttore del Dipartimento di salute mentale Moreno De Rossi -, ma ci sono problematiche anche genetiche, ormonali, oltre che socio-culturali alla base di queste differenze epidemiologiche. Nel complesso assistiamo ad un aumento di disturbi di personalità, spesso accompagnati da instabilità emotiva, autolesionismo e abuso di sostanze. In aumento anche i disturbi alimentari. Molti, e più di qualche anno fa, sono i giovani”.
Ecco perché si moltiplicano, oltre alle prese in carico dei pazienti, anche le iniziative di sensibilizzazione, divulgazione e coordinamento riguardo alla salute mentale organizzate dall’azienda sanitaria, non solo in occasione della Giornata mondiale della salute mentale, che ricorre il 10 ottobre.
La sensibilizzazione
Nella mattinata di giovedì 10 ottobre si è svolto un Open day di sensibilizzazione riguardo ai disturbi mentali a palazzo Boldù di Venezia e, in contemporanea, nel Centro di salute mentale mestrino di Via Miranese: porte aperte ai colloqui con i singoli visitatori e alla descrizione dei servizi dedicati alla salute mentale.
Nelle stesse ore prende vita un Comitato di Dipartimento (di salute mentale) allargato, alla scoletta dei Calegheri a Venezia, in campo San Tomà: almeno una cinquantina tra pazienti, associazioni di familiari, mondo delle cooperative, privato sociale e volontariato sono messi in dialogo con psichiatri, psicologi e operatori del Dipartimento di salute mentale.
A mezzogiorno, poi, il collegamento via web del Comitato allargato con tutti i Dipartimenti di salute mentale d’Italia, riunitisi per analizzare insieme problemi, soluzioni e buone pratiche nella gestione complessa dei pazienti.
Nel pomeriggio l’azienda sanitaria veneziana firmerà l’Accordo quadro per l’attivazione di una rete locale di servizi a supporto della salute mentale e del benessere della comunità studentesca e accademica. Viene sottoscritto, oltre che da Ulss 3, da Esu, atenei veneziani Ca’ Foscari e Iuav, Accademia di belle arti, Conservatorio Benedetto Marcello e Iusve. Prevederà, da parte dell’Ulss 3, per cominciare, oltre alla costituzione di sportelli di consulenza sulle dipendenze patologiche, anche un Gruppo di sostegno e terapeutico per i disturbi emotivi comuni (ansia e depressione) offerto dal Centro di salute mentale della città lagunare. “Si tratta di un accordo d’intesa per collaborare al benessere degli studenti – spiega De Rossi -, con particolare attenzione alla prevenzione e all’intervento precoce. Le università saranno supportate dai nostri servizi, con informazione, divulgazione, sensibilizzazione e connessioni dirette con gli studenti. Il rafforzamento con gli enti universitari aprirà anche alla possibilità di creare eventi di formazione e promozione della salute, e di ulteriori definizioni operative future del protocollo comune”.
Il 15 novembre, al padiglione Rama dell’ospedale dell’Angelo di Mestre, ci sarà invece il convegno nazionale, che durerà tutto il giorno, intitolato “Il senso del lavoro: il supporto all’impiego come pratica di provata efficacia per le persone con disturbi mentali e per altre popolazioni a rischio di esclusione”, che coinvolgerà numerosi esperti in occasione dell’Ips day (approccio innovativo che promuove l’inserimento lavorativo di persone fragili).
A cavallo tra ottobre e novembre, invece, il Dipartimento di prevenzione dell’Ulss 3 organizza un ciclo di incontri tra psichiatri, studenti e insegnanti per promuovere la consapevolezza sui disturbi mentali. I primi avverranno in due scuole a Dolo, il 24 ottobre e il 10 novembre.
Venerdì 25 ottobre, dalle 9.30, nella Sala San Domenico dell’ospedale Civile di Venezia, ci sarà un evento dedicato ai cent’anni dalla nascita di Franco Basaglia, con lezioni, testimonianze ed esperienze correlate a questa grande figura che ha rivoluzionato l’assistenza psichiatrica nel nostro Paese.
Il 27 novembre ci saranno alcuni incontri nelle case di riposo del territorio, con psicologi, psichiatri, geriatri, educatori ed anziani, per promuovere il benessere psicofisico della terza età.
Il successo riscosso invece dalla maratona di lettura dello scorso 4 ottobre, un testo di Matteotti sulla libertà letto ‘a staffetta’ tra pazienti, familiari e operatori nelle strutture di salute mentale di Chioggia, Venezia e Mirano, porterà presto a replicare l’esperienza.
“Le celebrazioni della Giornata mondiale della salute mentale diventano ogni anno un appuntamento sempre più importante – ricorda il direttore del servizi socio sanitari dell’Ulss 3 Massimo Zuin -, perché le dinamiche sociali durante e dopo la pandemia hanno portato a sfide assistenziali sempre più complesse. Il centenario della nascita del nostro Franco Basaglia può diventare allora un punto di riferimento, perché l’esempio dello psichiatra veneziano rimane una guida nell’individuare percorsi innovativi e nel cercare di intravedere sempre una risorsa all’interno del disagio”.