Riprendono le indagini archeologiche ad Altino dirette da Luigi Sperti, professore del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università Ca’ Foscari Venezia. Il progetto “Alla ricerca di Altino”, iniziato nel 2012, indaga un ampio settore residenziale di questa città, per chiarire le dinamiche relative alle fasi di vita e uso fino al momento del suo definitivo abbandono.
In particolare, la nuova campagna di scavo intende ricollegare due aree già indagate in precedenza, per connettere le strutture individuate e provare a ricostruirne l’articolazione. Ad oggi, infatti, sono state riconosciute almeno tre diverse domus, grandi abitazioni che si sviluppavano nei quartieri centrali della città romana, separate da loro da due strade. Queste vie interne erano lastricate con blocchi di pietra (i cosiddetti basoli), al di sotto dei quali erano approntate le infrastrutture per lo smaltimento delle acque nere. La conformazione dell’isolato centrale viene successivamente modificata per fare spazio a un grande edificio absidato, oggetto di indagine negli ultimi anni.
Le ricerche proseguono in queste settimane con l’obiettivo di mettere a fuoco il piano urbanistico progettato per quest’area. Gli scavi saranno aperti al pubblico venerdì 19 luglio, ore 17. Il ritrovo è alla chiesa di S. Eliodoro, dalla quale con una breve passeggiata si potrà accedere all’area di scavo, dove gli archeologi e le archeologhe dell’Università racconteranno le novità della ricerca. A seguire verrà offerto un aperitivo.
È gradita la prenotazione a scavoaltinounive@gmail.com.