Prima una giornata dedicata alla cultura, martedì 9 luglio, poi la conferma della presenza del Patriarca che domenica 14 presiederà la messa solenne nella chiesa di Santa Maria Assunta a Malamocco e poi guiderà la processione storico religiosa per le strade dell’antico borgo, con la statua della Madonna di Marina.
Monsignor Francesco Moraglia impartirà la benedizione solenne alla laguna e al mare, chiedendo protezione per la città e per l’isola.
Sono queste due delle novità più significative che caratterizzeranno quest’anno la Festa di Madonna di Marina, dedicata quest’anno a “Maria Regina della Pace” in programma dal 7 al 14 luglio.
Molti gli appuntamenti, e anche le occasioni di incontro e svago, che l’Associazione Festeggiamenti Malamocco, presieduta dal parroco, monsignor Cesare Zanusso, ha messo in campo per questa nuova edizione. Confermati tutti gli appuntamenti diventati ormai imperdibili della sagra, tra i quali c’è l’apertura dello stand gastronomico che sfornerà i piatti tipici della sagra da giovedì sera, tra i quali la rinomata pastasciutta alla malamocchina, pesce fritto e bibite a volontà. In questi giorni è stato definito il programma che, nel dettaglio, verrà presentato a breve. Ma intanto sono già chiare alcune date da segnare in agenda. Tra questi, come detto, martedì 9 alle ore 19.30 nella chiesa di Santa Maria Assunta la serata dedicata all’arte e intitolata “A tu per tu” per conoscere i due capolavori artistici di rientro, dopo un accurato restauro, nella chiesa arcipretale.
“A tu per tu” con il dipinto della Vergine orante di Giulia Lama”, restaurata grazie al sostegno di “Save Venice” e la pala ribaltabile dell’altare, anche questa al centro di un importante recupero, attribuita a Caterino Moranzon. Interverranno il parroco, monsignor Cesare Zanusso, don Gianmatteo Caputo, incaricato ai beni culturali ecclesiastici, Giulia Altissimo della Soprintendenza nonché Melissa Conn dell’ufficio veneziano di Save Venice, le restauratrici Claudia Vittori e Federica Colombini e altri rappresentanti di Save Venice.
Lorenzo Mayer