Quasi 500 persone hanno accolto, sabato scorso, don Raffaele Muresu nelle sue due nuove parrocchie, San Felice e Santi Apostoli.
Una partecipazione gioiosa, in un’atmosfera familiare, pur nella solennità dei diversi momenti. Don Raffaele è stato accolto sulla porta della chiesa di San Felice dal Patriarca e qui è stata celebrata la liturgia di insediamento. Poi è partita la processione che ha attraversato la Strada Nuova, tra gli sguardi curiosi di turisti e veneziani. «Anche questo – raccontano i parrocchiani – è testimonianza».
Ai Santi Apostoli è stata celebrata la messa, dopo un breve momento di adorazione. Ricordando le parole di Paolo VI, dedicate alla figura del parroco, don Raffaele ha sottolineato come la comunità in questo momento accoglie «solo un uomo, con le sue fragilità». I parrocchiani, da parte loro, si dicono certi che il nuovo parroco li guiderà «nella fede e nell’amore»: «Abbiamo chiesto al Signore – racconta uno dei collaboratori della parrocchia dei Santi Apostoli – che aiuti don Raffaele a guidarci nell’amore, perché l’amore in Gesù Cristo Risorto sigilla la pienezza di Dio Padre».
E già sono in programma incontri del cenacolo, per proseguire la strada della collaborazione tra comunitù tracciata dal Patriarca: «E’ un percorso che abbiamo avviato lo scorso anno, all’inizio timidamente, ma ora, con l’aiuto dello Spirito Santo ne vediamo i frutti iniziali», aggiunge il collaboratore dei Ss. Apostoli.
Al termine delle celebrazioni i parrocchiani hanno festeggiato don Muresu presso la vicina sala della chiesa evangelica: un segno di fratellanza con la comunità, i cui rappresentanti erano presenti alle celebrazioni, nel segno della continuità con il dialogo e la comunione avviata dai parroci don Luigi Zane prima e don Luigi Battaggia poi.