Èstato inaugurato martedì 7 maggio il progetto culturale internazionale “Alfabeto Marco Polo, Venezia Istanbul”, al piano terra della sede del Museo e del Centro Studi di Storia del Tessuto, del Costume e del Profumo in Palazzo Mocenigo, che rimarrà aperto fino al 16 maggio.
Un migliaio i bambini – tra Venezia e Istanbul – hanno raccontato Marco Polo attraverso 92 tavole colorate, passando in rassegna le lettere dell’alfabeto, ognuna legata a una parola che descrive il viaggiatore. All’evento erano presenti due classi quarte della primaria “Gallina” di Venezia, in rappresentanza delle 14 scuole partecipanti: 10 di Venezia, Marghera e Oriago di Mira, 4 della città di Istanbul.
L’iniziativa tra Italia e Turchia è stata ideata dall’associazione “Venezia Pesce di Pace” e realizzata con la collaborazione della Fondazione Musei Civici di Venezia.
Presenti il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro, don Marco Zane in rappresentanza del Patriarca Francesco, che ha inviato un messaggio, il Rabbino Capo della Comunità Ebraica di Venezia rav Alberto Sermoneta e l’imam Yahya Zanolo del Coreis, con cui la Santa Sede intrattiene un dialogo interreligioso.
«È anche con questi semplici e sinceri gesti – si legge nel messaggio del Patriarca pronunciato da don Zane – che si costruiscono autentici “ponti” di fraternità e pace e si pongono le basi necessarie affinché nel nostro Mediterraneo, nella nostra Europa e nel mondo intero si arrivi a ripudiare la parola “guerra”, con tutto ciò che di tragico e irreparabile essa comporta». Il Patriarca ha poi fatto riferimento all’invito del Papa ad essere “Terra che fa fratelli”: «Sono lieto che la città di Venezia continui ad esprimere la sua vocazione per il dialogo e l’incontro».
Un concetto ribadito anche dal Rabbino Capo Sermoneta: «La città di Venezia è il punto di incontro di tante culture. È il luogo dove anche durante le tante persecuzioni si riusciva a vivere comunicando fra diversità. Marco Polo è l’uomo della modernità intesa come voglia di confrontarsi, conoscersi, dialogo. La diversità arricchisce e accomuna. Dal dialogo al rispetto, alla libertà, alla pace. La vita è sacra, rispettatela.». Mentre l’imam Zanolo ha ricordato che «i viaggiatori come Marco Polo mettevano in dialogo, tramite il commercio, Oriente e Occidente».
Marco Polo è stato presentato ai piccoli studenti attraverso 92 storie: guidati dai due disegnatori Valerio Held e Maurizio Amendola, i ragazzi hanno realizzato disegni e dipinti su Marco Polo, nella sua Venezia o a Istanbul, dove risiedeva nella casa con l’effige del Leone di San Marco.
Per l’inaugurazione i bambini hanno indossato dei costumi ispirati a Marco Polo e alla moglie Donata Badoer, ideati e tagliati da Stefano Nicolao, confezionati dalle detenute del carcere della Giudecca, decorati da bambini e maestre.
Nell’ambito di Alfabeto Marco Polo, Venezia Istanbul saranno realizzati anche un libro bilingue e un podcast in collaborazione con sei studentesse dell’Università Ca’ Foscari.
All’inaugurazione erano presenti anche la direttrice scientifica della Fondazione Musei Civici Chiara Squarcina, i curatori del progetto Nadia De Lazzari e Vittorio Baroni.
Sono coinvolti: Convitto “Marco Foscarini”, Istituto “Cavanis”, Scuola primaria “Giacinto Gallina”, Scuola primaria “Alessandro Manzoni”, Istituto “San Giuseppe”, Scuola primaria “Giustina Renier Michiel”, Scuola primaria “Antonio Diedo” (Venezia); Scuola primaria “Filippo Grimani” (Marghera); Scuola primaria “Mario e Lucio Visintini” (Marghera); Scuola media “San Domenico Savio” (Oriago di Mira).