«Vi racconto il mio oro alle Olimpiadi del 2004 ad Atene»: Igor Cassina ha esordito così dinanzi a un pubblico inconsueto: quello delle persone detenute nel carcere maschile di Santa Maria Maggiore, a Venezia.
L’oro nella ginnastica artistica, specialità della sbarra, oggi allenatore, ha dialogato con i ristretti sui propri successi sportivi e ha parlato dell’importanza dello sport e della pratica motoria per un sano stile di vita fisico e mentale, sottolineando la necessità di una comune condivisione di regole e valori.
L’iniziativa con Igor Cassina fa parte di una serie di otto incontri sul tema ”Sport e sani stili di vita” organizzati dall’associazione di volontariato penitenziario “Il granello di senape” all’interno del Progetto ”Finestre sul Mondo” finanziato da Regione Veneto e tenuti dal presidente del CUS (Centro Universitario Sportivo) di Venezia, Massimo Zanotto.
Nei prossimi appuntamenti interverrà anche un altro campione olimpico, Rossano Galtarossa che ha partecipato a sei Olimpiadi vincendo quattro medaglie nel canottaggio; inoltre, sono previsti gli incontri con le rappresentanze delle più importanti società sportive di Venezia, la Reyer per il basket e il Venezia F.C. per il calcio.
Questi confronti sono accolti con interesse dai ristretti e dalla Direzione – oggi direttore di Santa Maria Maggiore è Enrico Farina – e vedono una attenta partecipazione sia per l’interesse del tema che per la possibilità di avvicinare campioni del passato e del presente.