L’intelligenza artificiale approda anche all’Istituto Salesiano San Marco di Venezia Mestre con un progetto innovativo che, grazie all’uso di due diverse applicazioni di intelligenza artificiale, ha dato vita a un annuario unico e personalizzato per ogni studente.
Sabato 16 marzo, in occasione della consegna delle pagelle a genitori e studenti dell’Istituto, è stato presentato l’annuario scolastico, la pubblicazione che raccoglie tutti i volti degli studenti e dei docenti, in una versione inedita che ha utilizzato tecnologia e creatività per realizzare un prodotto unico.
Grazie infatti all’intelligenza artificiale è stato possibile personalizzare il profilo di ciascuno studente creando un avatar, ovvero una figura digitale, con le sembianze degli alunni dell’Istituto.
È stato richiesto a ciascuno studente di fornire una breve descrizione di sé che si concentrasse sia solo sull’aspetto estetico che caratteriale, dati che sono stati poi utilizzati da un algoritmo che governa l’applicazione Leonardo.Ai (leonardo.ai), per generare l’immagine descritta da ogni ragazzo.
La potenzialità di questo strumento è stata ulteriormente sfruttata tramite un’altra forma di intelligenza artificiale, Chat GPT di OpenAI (openai), per dare non soltanto una consistenza visiva a questo avatar, quanto piuttosto una vera e propria storia che avesse come protagonista la versione pensata e descritta dagli studenti dell’Istituto San Marco.
«È stata l’occasione per continuare il processo di ricerca e sperimentazione creativa – ha spiegato Matteo Dittadi, direttore della comunicazione creativa di Salesiani Don Bosco Mestre che insieme al docente Patrizio Pellizzon, ha coordinato il progetto – già iniziato da qualche anno, sull’automatizzazione e personalizzazione dei flussi di lavoro ai quali abbiamo aggiunto un pizzico di Intelligenza Artificiale per la generazione dei contenuti visivi della cover e verbali in quarta di copertina».
Un esperimento di immaginazione, al quale i giovani hanno preso parte da protagonisti. «Non è stato difficile – hanno commentato Elia Pavan e Martina Morossi, docenti del San Marco coinvolti nel processo creativo – sognare di essere un supereroe intento a salvare la propria città da una minaccia aliena oppure descriversi come una giovane intenta a leggere un libro nella sua immensa biblioteca. Non ha avuto importanza il grado di invenzione raggiunto dalla descrizione quanto piuttosto che ciascuno abbia potuto dare una forma a ciò che ha percepito di sé e, magari, sogna di essere».