Inaugurato nella mattinata di martedì 5 marzo il nuovo laboratorio di Veritas per l’analisi del servizio idrico integrato.
Una struttura all’avanguardia, che occupa una superficie di 1.655 metri quadrati all’interno del nuovo Centro direzionale di Veritas a Mestre, accreditata secondo la norma europea Uni Cei En Iso/Iec 17025, classificata a livello di biosicurezza Bsl-2, che garantisce il totale contenimento del rischio biologico e chimico.
Il laboratorio, nel quale lavorano 43 tecnici specializzati del servizio idrico integrato, garantisce analisi e verifiche sulle acque anche per molte aziende del consorzio Viveracqua, nell’ambito della rete ViveracquaLab.
Analizza ogni anno oltre un milione di parametri su oltre 50.000 campioni ed è impegnato nella ricerca dei nuovi inquinanti e nel riconoscimento delle microplastiche fino a 10 micron.
Fino a oggi il laboratorio ha ricevuto circa 800 campioni prelevati in vari punti dell’acquedotto pubblico, sui quali sono state eseguite oltre 12.000 analisi di singoli composti fluorurati.
Grazie a queste, è possibile affermare che nell’acqua erogata da Veritas non ci sono tracce rilevabili di Pfas, i composti perfluoroalchilici.
Infatti, il limite di quantificazione per la ricerca di questi inquinanti, fissato in accordo con Arpav e gli altri laboratori regionali della rete ViveracquaLab, è stato fissato a 5 nanogrammi/litro e nell’acqua Veritas non ce ne sono tracce.
Fino all’entrata in vigore del decreto legislativo 18/2023, Veritas monitorava 15 composti, mentre ora ne controlla 24.
Il laboratorio si trova all’interno della nuova sede direzionale di Mestre di Veritas. Un edificio a tre piani – altezza 20 metri, superficie 5.000 metri quadrati e volume 18.000 metri cubi – circondato dal verde, a impatto energetico quasi zero e già certificato Leed (Leadership in energy and enviromental design), uno standard internazionale di costruzione e ristrutturazione per il controllo e il contenimento dei consumi e dell’impatto ambientale.
L’edificio è stato infatti realizzato con materiali sostenibili e in grado di assicurare risparmio energetico e idrico, riduzione delle emissioni di CO2 e utilizzo di fonti energetiche rinnovabili, tra cui un impianto fotovoltaico di 70 kWp e colonnine per la ricarica di mezzi elettrici.
Inoltre, nel terreno prospiciente alla nuova sede direzionale, il Comune di Venezia ha stabilito di realizzare una strada, una pista ciclabile, tre rotatorie e un grande parcheggio scambiatore.
Tra qualche mese, sulla base di una delibera già approvata dalla Giunta comunale, Veritas appalterà, in qualità di soggetto attuatore, i lavori per la realizzazione delle rotatorie, dei parcheggi e della nuova strada, nell’ambito di un progetto di viabilità concepita per alleggerire e dislocare meglio il traffico esistente e residente.
Sono previste opere di compensazione idraulica, l’illuminazione pubblica, un tratto di pista ciclabile e la sistemazione del verde con la piantumazione di centinaia di nuovi alberi.
In futuro sarà anche realizzato un nuovo Ecocentro comunale in grado di accogliere più persone contemporaneamente, in modo da ridurre i tempi di attesa e favorire l’autoconferimento dei rifiuti ingombranti. Quest’ultima decisione è motivata dalla constatazione che l’attuale struttura di via Porto di Cavergnago registra già 100.000 ingressi all’anno e deve essere quindi adeguata alla crescente domanda degli utenti.