Un compleanno da 103 candeline, che Teodolinda Pesce – per tutti Linda – festeggerà venerdì 1° marzo, alle 10.30, al Centro Servizi San Giobbe di Ipav, dove la donna è ospite.
Nata a Campocroce di Mirano l’1 aprile 1921, Linda ripercorre i ricordi legati alla sua famiglia. «Eravamo sette figli. Il primogenito è morto prematuramente – racconta – così siamo rimasti tre femmine e tre maschi. I miei genitori erano persone molto buone, come pure i miei nonni. Abitavamo in paese, in una casa abbastanza grande, poiché eravamo in 14 tra genitori, nonni, zii e noi figli. Papà faceva il giardiniere in una villa».
Una ventina i campi da lavorare. «Ci occupavamo del fieno e della legna per l’inverno, seminavamo e zappavamo il frumento sin da quando eravamo piccoli. Il proprietario dei campi ci dava una parte del raccolto e con quello dovevamo vivere. C’era anche la vigna e con quello che ci lasciava producevamo il vino. Avevamo poi due maiali, con i quali preparavamo musetti, prosciutti e tanti insaccati. Quella era la carne da noi utilizzata per un anno intero, fino al novembre successivo», spiega Linda, che ha frequentato la quinta elementare.
Tanti i sacrifici fatti dalla madre per mandare i propri figli a scuola, poiché all’epoca i soldi a disposizione, in famiglia, erano pochi. «In tempo di guerra avevamo la tessera annonaria per prendere il pane. Mio fratello è stato in guerra a Spalato e fortunatamente è tornato a casa vivo. Subito dopo la guerra, stanca di lavorare nei campi, ho deciso di andarmene. Mia mamma, assolutamente contraria alla mia scelta, quella domenica andò a Messa ed io presi l’autobus per raggiungere Venezia. Chiesi in giro e trovai subito una famiglia che aveva bisogno di aiuto nell’accudire una bambina. Da allora ho sempre vissuto con loro: una cara famiglia dalla quale ho avuto solo cose buone. Ho imparato a cucinare e siamo andati tante volte in vacanza, anche a Levico e a Cortina. Mara, la piccola bimba di un tempo, ora è per me più che una sorella. Abbiamo trascorso la vita assieme».
Festa all’Ipav di San Giobbe per Linda Pesce
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