«Perché finire? Perché lasciare? Certo dispiace, soprattutto perché sarebbe da continuare il cammino… quante cose ancora da fare insieme! È l’obbedienza, e poi… io ho le forze per realizzarle, quando tutto sta cambiando? Immaginarle, coinvolgere, superare gli ostacoli inevitabili, le opinioni contrarie? E poi, abituarsi ad una persona non potrebbe rallentare o impedire il cambiamento che è veloce ed è continuo di questi tempi? E il Vangelo non dice vino nuovo in otri nuovi? Con voi e con noi, comunque, rimane il nostro cuore per la bella avventura del Vangelo della gioia vissuta insieme».
È un passaggio commosso del messaggio con cui don Adriano Di Lena si congeda dalla sua comunità di Santa Maria Maddalena di Oriago, di cui è stato parroco per dodici anni.
Don Adriano domenica 17 saluta la comunità con cui ha condiviso la fede in questi anni. E lo fa anche con un testo, pubblicato nel foglio parrocchiale, in cui fa un bilancio di questo tempo: «Non mi sono mai fatto delle illusioni – scrive – e sapevo bene che non avrei potuto accontentare tutti. Ma neanche mi ero mai proposto di fare tutto di testa mia. “La parrocchia è una comunità viva”, mi aveva insegnato il Patriarca Marco».
Don Di Lena ricorda l’attenzione avuta, fin da subito, per gli anziani e i malati, cui ha sempre portato il conforto e il sostegno dei sacramenti. Ma – rivela – «la lotta più difficile è stata con me stesso, per capire che Vangelo e quale cammino che indicavo alla mia Chiesa. Non potevo indicare un cammino che prima non avessi vissuto io. Quel “convertiti e credi al Vangelo” mi imponeva di convertirmi a Lui ogni giorno, ad ogni costo, fino a darmi torto tutte le volte che non assomigliavo a Lui. Guai a fingere».
Un aiuto determinante, in questa fatica, è venuto dalla comunità di Santa Maria Maddalena: «Ho scoperto accanto a me quel “voi” di chi, nella parrocchia, stava cominciando a smettere di essere “la gente” e piano piano diventava un “voi” – piccola comunità, che ha avuto il coraggio di rischiare un cammino dietro a Lui e con me, che continuavo a convertirmi a loro».
“Ho terminato la corsa, ho conservato la fede”, cita don Adriano. E conclude: «Ormai, il cammino percorso sulla strada del Vangelo continua ancora insieme, anche se in luoghi diversi, sempre dove è Lui a condurci. Dodici anni è stata una bella avventura di Chiesa: grazie a tutti voi, continuiamo a pregare e a ricordarci sempre a vicenda».