Sono iniziate con la cerimonia dello scorso 4 febbraio a Mestre le celebrazioni per il Giorno del Ricordo, promosse dal Comune di Venezia (Presidenza del Consiglio comunale) e dall’Associazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia – Comitato di Venezia, in collaborazione con il Coordinamento cittadino di enti e associazioni. La giornata è stata istituita nel 2004 con la Legge 92 “in memoria delle vittime delle foibe, dell’esodo giuliano-dalmata, delle vicende del confine orientale”. Si celebra il 10 febbraio, data in cui – nel 1947 – furono firmati i trattati di Parigi che modificarono i confini tra l’Italia e la ex Jugoslavia.
Domenica scorsa è stata celebrata la Messa del Ricordo, officiata da don Gianni Bernardi e celebrata nel Duomo San Lorenzo in Piazza Ferretto, cui ha fatto seguito la deposizione della corona d’alloro al monumento che ricorda gli istriani, i fiumani e i dalmati, presso il cimitero di Mestre. La delegazione era guidata dall’assessore comunale Renato Boraso.
Molteplici le iniziative diffuse su tutto il territorio proposte dal Comune per l’occasione. Tra gli appuntamenti istituzionali, venerdì 9 febbraio vi sarà la deposizione della corona d’alloro al monumento di Piazzale Martiri Giuliani e Dalmati delle Foibe a Marghera, alla presenza delle autorità cittadine.
A Venezia, sabato 10 febbraio (ore 18) la sede di Emergency di Emergency (Giudecca 212) ospita l’incontro Noi figli degli esuli. Il rapporto con l’esodo dei nati in Italia, un dialogo con Piergiorgio Millich, guardian grande della Scuola Dalmata dei Santi Giorgio e Trifone, Elisabetta “Sisa” Barich, dell’associazione Dalmata Italiani nel Mondo e Silvio Testa, giornalista e autore de “La zaratina. La tragedia dell’esodo dalmata” (Marsilio, 2017).
Una cerimonia cittadina commemorativa sarà invece proposta giovedì 15 febbraio alle ore 10,45 al Teatro del Parco Bissuola a Mestre, alla presenza della presidente del Consiglio comunale, Ermelinda Damiano, del presidente ANVGD Comitato di Venezia, Alessandro Cuk e del presidente della Consulta provinciale di Venezia degli Studenti, Lorenzo Bracciale.
Dopo la cerimonia, alle ore 11, andrà in scena lo spettacolo teatrale, riservato agli studenti, “Mili Muoi – L’esodo dei miei”, scritto ed interpretato da Carlo Colombo. Pianista, autore e cantante trevigiano, figlio di profughi Giuliano Dalmati, Colombo ha deciso di affrontare il tema dell’esodo partendo dalle esperienze dirette della sua famiglia.