«Carissimi amici, in questi primi giorni tra voi ho avuto modo di sperimentare la bellezza di questa nostra comunità cristiana. E’ una comunità vivace ed accogliente che vive il primato di Dio: con l’annuncio kerigmatico del Vangelo e la catechesi strutturata per tutte le fasce di età e le situazioni esistenziali; con la liturgia celebrata fedelmente; le proposte di preghiera personale e di prolungata adorazione».
Inizia così il messaggio con cui mons. Marino Gallina si rivolge alla sua nuova comunità, quella del Sacro Cuore, alla vigilia dell’ingresso in parrocchia. Domenica 17, alle ore 18, verrà infatti celebrata la liturgia in concomitanza con la quale avverrà l’ingresso del nuovo parroco, il primo sacerdote diocesano a fare da guida pastorale al Sacro Cuore dopo i 65 anni di presenza dei frati minori conventuali.
Sarà il Patriarca Francesco a guidare la presa di possesso della parrocchia da parte del nuovo parroco; sarà poi lo stesso don Marino a presiedere la liturgia eucaristica che seguirà.
«Vi chiedo di portare pazienza per le mie fragilità, incompetenze e intemperanze – prosegue il messaggio di mons. Gallina – e di fare tutto il possibile per camminare insieme sulle strade che il Signore non mancherà di indicarci per trovare nella sua volontà la nostra pace».
E un invito alla preghiera: «Fin dal momento in cui il Patriarca mi ha chiesto di venire in mezzo a voi ho cominciato a pregare per ognuno di voi e a sentirvi presenti nella celebrazione dell’Eucarestia. Chiedo anche a voi di pregare per me e per i miei collaboratori: don Federico, don Paolo, il diacono Daniele».
D’altro canto, già qualche settimana fa a GV don Marino aveva anticipato: «Cercherò di fare il meglio possibile, con molto impegno. Il fine è servire Dio servendo gli uomini di questo territorio. Andrò a fare il parroco con molta semplicità: avere dei programmi pronti non è rispettoso, non serve a niente. Strada facendo, con la comunità e con gli altri sacerdoti, si vedrà quali sono le scelte più opportune per vivere al meglio questa esperienza». (G.M.)