Leonardo Babetto ha dato a tutti una grande lezione di vita e di come affrontare, con coraggio e senza mai lamentarsi, anche le prove più dure. La sua testimonianza è stata un seme prezioso, anche se stroncata, a soli 16 anni, da una morte precoce, difficile umanamente da accettare.
Il suo sorriso ha lasciato un segno indelebile anche al Grest della Collaborazione pastorale del Lido. Tutti gli animatori, adulti, amici e collaboratori lo ricordano con affetto, per quelle settimane condivise ai tempi delle medie. Ecco perché sarà il parroco e coordinatore del Grest del Lido don Renato Mazzuia a presiedere, venerdì 12 alle ore 10.30, nella chiesa di Sant’Antonio al Lido, i funerali di Leonardo Babetto, il ragazzo di 16 anni, originario degli Alberoni, morto venerdì 5 per il repentino aggravamento della forma tumorale che lo aveva colpito nel maggio scorso.
Ma lui non si è mai perso d’animo e quando aveva dovuto rinunciare ad andare sul suo amato motorino, dalla carrozzina cui era stato costretto a causa del tumore che aveva colpito la gamba, montava e rimontava i pezzi delle moto, trovando il modo di coltivare questa sua grande e incontenibile passione. Quella per il mondo dei motori appunto, nello specifico e più precisamente, per i motori a due tempi. Non una distinzione di poco conto per lui, studente all’istituto Enrico Fermi di Mestre. Lo studio sui libri era accompagnato per Leonardo da una grandissima abilità manuale. Venerdì saranno in tanti, non solo dal Lido, a dargli l’ultimo saluto e a stringersi, con affetto, alla famiglia di Leo: al papà Alfredo, capo giardiniere al circolo Golf club Venezia degli Alberoni alla mamma Greta e alla sorella più piccola Marta, di 12 anni. Un nucleo familiare che ha affrontato la malattia di Leonardo con grande riservatezza e soprattutto unità. Ci sarà un corteo di moto e motorini ad accompagnare Leonardo nell’ultimo viaggio.
Lorenzo Mayer