«Sento una mano che mi sostiene, quella di Dio. Così ora mi sento libera, mentre prima mi sentivo schiava della mia vita». Lo dice una delle detenute nel carcere femminile della Giudecca, durante il dialogo con il Patriarca Francesco, che anche quest’anno, come da tradizione, si è recato in visita alle ospiti della struttura alla vigilia dell’Epifania.
«Care amiche – ha detto loro il Patriarca nell’omelia della Messa – non lasciatevi togliere il futuro: coltivate la speranza e tessete ogni giorno la tela della vostra vita. Anche in questo luogo si sofferenza si può diventare migliori, decisamente migliori».
Poi, dopo la liturgia, la conversazione con i racconti delle donne della Giudecca.
(Nel prossimo numero di Gente Veneta, in distribuzione da giovedì 11 gennaio, un più ampio articolo)