L’organo Bazzani del 1890 sarà inaugurato domenica 7 gennaio alle ore 16.00 nella sua chiesa di origine, la Ss. Trinità a Treporti, con la presentazione del restauro da parte della parrocchia e dell’amministrazione comunale di Cavallino-Treporti.
Un progetto ambizioso promosso dal parroco don Alessandro Panzanato che è riuscito a riportare, dopo quasi 7 anni di restauro, il prezioso organo della famiglia Bazzani al suo splendore, dando vita a quelle voci ottocentesche che, cadute nel disuso dell’organo manomesso e alterato, rischiavano di sparire per sempre.
«L’organo della chiesa SS. Trinità – afferma don Alessandro Panzanato – versava in condizioni pessime. Si è deciso di salvarlo investendo su questa parte di storia della nostra comunità. L’organo porta dentro di sé simbolicamente sia una riflessione sul nostro essere Chiesa, comunità̀ cristiana, sia sul nostro essere comunità̀ civile: Treporti ha la ricchezza di un organo antico che, per volere dei nostri padri che lo hanno voluto, non solo è destinato ad animare le sacre liturgie, ma anche a promuovere cultura. Tutti questi motivi hanno spinto la parrocchia ad investire su quest’opera, ora non solo restaurata, ma anche “ampliata” secondo il progetto approvato dall’Ufficio dei beni culturali del Patriarcato e dalla Soprintendenza di Venezia. Opera per la quale abbiamo avuto il contributo della CEI con i fondi dell’8 per mille e il sostegno dell’amministrazione comunale».
«Un obiettivo importante per valorizzare lo strumento della parrocchia, non solo a livello provinciale, regionale ma anche nazionale, che con il restauro ha ridato vita ad uno strumento di antica scuola organaria veneta, riportandolo alle sue splendide origini foniche di grandi potenzialità concertistiche e non di meno anche per l’accompagnamento liturgico – aggiungono la sindaca Roberta Nesto e l’assessore Alberto Ballarin -. Abbiamo inteso contribuire anche come Comune per restituire e rinnovare lo splendore di quello che è un vero e proprio patrimonio storico e sociale di Cavallino Treporti. Per una comunità il cui sviluppo nei secoli è strettamente legato alla sua identità religiosa, e l’organo Bazzani del 1890 è sicuramente parte di queste tipicità».
Costruito dai fratelli Bazzani, come stampato nella targa sul leggio e manoscritto sul cartiglio all’interno della secreta, nel 1890 e posto successivamente in cantoria in muratura sopra la Bussola dell’ingresso principale della chiesa, l’organo era privo di tre quarti della cassa armonica originale, di alzata, fianchi e soffitto, del fondo e fissato al muro intorno al rosone. Accuratamente smontato in tutta la sua parte strumentale, l’organo è stato trasportato in laboratorio a Castelraimondo a Macerata per procedere con i lavori di restauro e integrazioni previsti. Il materiale, riconducibile ai celebri esponenti della scuola veneziana del 1890, è stato sottoposto ad una prima pulitura a secco, alla disinfestazione immediata dei parassiti e delle muffe. Ogni elemento originale è stato rigorosamente conservato, restaurato e riparato con lavorazioni esclusivamente manuali e attrezzature altamente specializzate.
Terminati i lavori di restauro in laboratorio, lo strumento è stato trasportato e rimontato nella chiesa della Ss. Trinità, posto al regolaggio e al recupero del corista storico e dell’armonia strumentale d’origine (temperamento, corista e intonazione canna per canna) preservando e documentando le canne rimaste indenni da manomissioni e alterazioni, all’intonazione e all’accordatura finale rigorosamente perfezionati sul posto: 10 elementi e 54 tasti con ambito do1-fa5 nelle tastiere del grande organo, 15 del positivo, 2 pedali e 7 accessori, del grande organo e una pedaliera diritta di 27 tasti lunghi con estensione do1-re3.
L’organo, tornato al suo posto d’origine, domenica sarà benedetto e accompagnerà il concerto durante la sua inaugurazione, suonato dal Maestro Roberto Bertuzzi che ha aiutato e coordinato la squadra di lavoro.