Un servizio impeccabile svolto con dedizione, competenza con la massima attenzione ad ogni dettaglio. Sia che si trattasse di organizzare la cerimonia del Presepe di sabbia in Vaticano o un appuntamento del sindaco. A svolgerlo, dal 2004 ad oggi, è stata Graziana Tonetto, responsabile della segreteria del sindaco del Comune di Jesolo che il prossimo 31 dicembre terminerà il proprio servizio godendosi la più che meritata pensione.
Testimone diretta della vita amministrativa dell’ente, ha visto (dando il proprio contributo) la città cambiare, evolversi e crescere. Segretaria ma anche cerimoniere, è sempre stata impegnata nelle tante iniziative realizzate in città.
Com’è iniziata l’avventura in Municipio?
Ero assunta nella farmacia comunale che nel 2004 venne venduta: i dipendenti vennero integrati in Municipio. All’epoca alla guida della città c’era il sindaco Renato Martin: assieme ad una collega feci il colloquio con il sindaco e il dirigente Massimo Ambrosin che non avevo mai visto prima. Dopo pochi giorni mi dissero che sarei passata alla segreteria del sindaco.
Da quel momento è iniziata l’avventura…
Si, io arrivavo da un altro mondo ma ho trovato in Massimo Ambrosin, che è sempre stato il mio dirigente, una persona eccezionale: ha avuto fiducia in me. E’ stato molto di aiuto insegnandomi un po’ tutto.
Nella sua carriera ha visto passare 4 sindaci…
Sono tutte persone diverse, però posso dire che non è mai mancato il rispetto e la considerazione da parte loro. Non ho mai riscontrato comportamenti sgradevoli, mi sono trovata bene con tutti.
Com’è stato il suo rapporto con loro?
Con Martin c’era un grande fermento e io ero molto timorosa perché mi trovano in un mondo nuovo. Poi è arrivato Francesco Calzavara (assessore al Turismo di Martin) che era un vulcano di idee soprattutto sul turismo: al mattino arrivavi al lavoro con un’idea ma spesso veniva stravolta. Valerio Zoggia è una persona d’altri tempi, molto pacata, con molta attenzione nel rapporto con gli altri. Ho apprezzato anche nel sindaco Christofer De Zotti la gentilezza e la sensibilità. Di tutti ho apprezzato molto l’aspetto umano. Sono orgogliosa di aver fatto parte dell’Amministrazione di Jesolo. Ho trovato moltissime persone competenti: ho imparato da tutti. In generale ho conosciuto molte persone con le quali ho collaborato in varie iniziative. Ne cito una per tutti: Giampaolo Rossi dell’associazione Mons. Marcato.
Come si fa a far combaciare gli impegni di un primo cittadino, soprattutto se, come nel caso dei quattro sindaci di Jesolo, tutti hanno vite molto impegnate?
Ho sempre trovato i sindaci molto disponibili, nessuno dei quattro mi ha mai detto di non voler incontrare una persona. Sicuramente tutti hanno sacrificato i loro impegni e il loro lavoro privato. Tutti si sono dedicati molto al loro mandato. Ero molto libera nel fissare gli appuntamenti, loro hanno sempre ricevuto tutti.
Com’è cambiata la città?
Sono arrivata quando Renato Martin disegnava il Piano regolatore: c’era un grande fermento, c’era desiderio di nuovo.
Lei è anche cerimoniere del Comune: che evento ricorda con più piacere?
Uno dei più emozionanti è stato lo Jesolo Sand Nativity in Vaticano. E’ stata un’esperienza bellissima nella quale abbiamo dovuto mettere in atto un cerimoniale specifico confrontandoci con le maestranze del Vaticano. E’ stata un’esperienza che mi ha arricchito, prima di tutto perché eravamo nel cuore della cristianità e poi per il coinvolgimento collettivo, la partecipazione delle parrocchie e delle associazioni.
Adesso cosa farà?
Non ne ho idea. Non ho ancora realizzato che non sono più al lavoro. Tra l’altro dovevo andare in pensione lo scorso anno ma il sindaco De Zotti dopo il suo insediamento mi aveva chiesto di rimanere qualche mese ancora tanto che alla fine sono rimasta al lavoro per un anno intero. Ora sto smaltendo le ferie, il 31 dicembre sarà l’ultimo giorno ufficiale. In passato ho ricevuto una proposta per collaborare con una scuola per insegnare il cerimoniale… vedremo».
Giuseppe Babbo