Vivono in media cinque anni in più rispetto agli uomini, eppure le donne, mediamente quindi più longeve e più fragili, fanno registrare un tasso di ospedalizzazione sensibilmente inferiore: le differenze di genere si registrano anche in sanità. L’Ulss 3 Serenissima ha scelto di compiere un’analisi approfondita del cosiddetto “gender gap”, ed ha realizzato il proprio Bilancio di Genere, pubblicato in questi giorni e presentato agli organi di informazione in una conferenza stampa svoltasi questa mattina nella Sede dell’Azienda sanitaria.
Il Bilancio di Genere mette a disposizione dei cittadini e della stessa Azienda sanitaria una mappa dettagliata e aggiornata dei servizi sanitari e sociosanitari dell’Azienda, sia negli ospedali che nel territorio, e li legge cercando di individuare in ogni intervento eventuali sperequazioni di genere, con le conseguenti possibili azioni migliorative
Con il suo Bilancio di Genere l’Ulss 3 Serenissima si è concentrata anche sulla verifica delle diseguaglianze tra uomini e donne all’interno della propria struttura e nell’organizzazione operativa della propria attività.
Tra i circa ottomila dipendenti dell’Ulss 3 le donne sono più del doppio degli uomini, segnala la ricerca, e il trend che parla di una predominanza al femminile è confermato anche dall’analisi delle assunzioni negli ultimi anni. “Si registra anche – sottolinea il Direttore dei servizi socio-sanitari dell’Ulss 3, Massimo Zuin – una sensibilissima riduzione del gap tra uomini e donne a livello dirigenziale: se nel 2018 i dirigenti maschi erano 598 e i dirigenti femmina erano solamente 484, nel 2022 è avvenuto il ‘sorpasso’, con 541 dirigenti donne a fronte di 536 dirigenti uomini”.