Il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e il Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, hanno firmato oggi a Verona, nell’ambito del Salone JOB&Orienta, l’Accordo per lo Sviluppo e la Coesione finanziato con le risorse del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione (FSC) per il periodo 2021-2027, del valore complessivo di 607,6 milioni di euro.
Dei 607,6 milioni di euro complessivi a disposizione del Veneto, oltre 400 milioni di risorse vengono destinate a interventi sul territorio volti al superamento di carenze infrastrutturali e al raggiungimento di imprescindibili obiettivi di competitività sostenibile e per migliorare la qualità della vita dei cittadini. E in questa prospettiva si considera anche l’anticipazione di fondi FSC 2021-2027, per complessivi 69,2 milioni di euro, di cui la Regione del Veneto è stata assegnataria con delibera CIPESS n. 79 del 2021 (cosiddetto Piano Stralcio) e che ha consentito il finanziamento di 12 interventi già in fase di realizzazione. Ulteriori 137,5 milioni di euro, sempre a valere sulle risorse FSC 2021-2027, vanno a beneficio del cofinanziamento regionale del Programma Regionale FESR 2021 – 2027, in modo da ridurne l’incidenza sul bilancio regionale e assicurando una maggiore flessibilità con riferimento alle numerose e articolate scelte della Regione”.
Nello specifico l’Accordo per lo Sviluppo e la Coesione prevede il seguente riparto dei fondi FSC tra i diversi Settori:
- 2,5 milioni per la digitalizzazione
- 35,15 milioni per la competitività delle imprese
- 134,6 milioni per ambiente e risorse naturali
- 3,75 per milioni il patrimonio culturale
- 151,5 milioni per trasporti e mobilità
- 22 milioni per la riqualificazione urbana
- 26 milioni per sociale e salute
- 10 milioni per istruzione e formazione
- 15,4 milioni per la capacità amministrativa
Per l’Ambiente e le risorse naturali 118,6 milioni di euro sono destinati alla difesa del territorio e della risorsa idrica attraverso opere strategiche per la sicurezza, anche con il contributo operativo dei Consorzi di Bonifica. Oltre 40 milioni, sono per interventi sul bacino di laminazione di Prà dei Gai.
Venendo alla difesa della natura e biodiversità, 14 milioni di euro sono destinati alla vivificazione delle aree lagunari del Delta del Po per la riattivazione degli scambi d’acqua con il mare.
Il settore dei trasporti e mobilità vede investimenti per più di 150 milioni di euro di cui 56 milioni destinati a finanziare due interventi prioritari: la variante alla SR 10 “Padana inferiore” e del Completamento “Terraglio Est”, in Comune di Treviso; mentre 10 milioni di euro sono assegnati alla linea ferroviaria Adria – Mestre che si aggiungono agli 11,25 milioni di euro già investiti nell’elettrificazione della tratta, con risorse assegnate al Veneto dalla Delibera CIPESS 79/21.
In previsione delle prossime olimpiadi invernali del 2026, 33,5 milioni sono destinati al collegamento della Ski Area del Civetta con la Ski Area Cinque Torri e alla realizzazione di bacini idrici per l’innevamento.
Nell’ambito della mobilità sostenibile sono previsti 32 milioni di euro per le piste ciclabili, con il finanziamento di alcuni stralci delle Ciclovie Nazionali del Garda, Adriatica e VenTo e lotti della Treviso – Ostiglia, mentre nell’ambito della riqualificazione urbana 23,5 milioni di euro finanzieranno interventi di manutenzione straordinaria ed efficientamento energetico di alloggi di edilizia residenziale pubblica. Infine, si evidenza l’investimento di 10 milioni di euro destinati al miglioramento dei servizi abitativi e di ristorazione per gli studenti universitari.
Riconoscendo la valenza sociale per i giovani dell’attività sportiva legata alla salute, 11 milioni di euro riguardano l’adeguamento normativo, il miglioramento e la ristrutturazione di impianti sportivi di proprietà comunale; mentre 15 milioni di euro sono per la realizzazione di un progetto innovativo di riabilitazione, anche sportiva, e la realizzazione di un polo per persone con disabilità in provincia di Treviso.
Agli interventi di tipo infrastrutturale si sommano due iniziative del valore di oltre 35 milioni di euro per alimentare un Fondo di Rotazione (per 21 milioni di euro) e il Fondo Veneto Competitività – Sezione Transizione (con 14,5 milioni di euro).