Quest’anno, per la prima volta, nella chiesa di S. Antonio a Marghera si è celebrata, mercoledì 22 novembre, la Messa, presieduta dal Patriarca Francesco, per gli ufficiali e i Carabinieri del Comando Provinciale di Venezia, in onore di Maria Virgo Fidelis, patrona dell’Arma dei Carabinieri.
Ha concelebrato don Corrado Tombolan, cappellano militare della Legione Veneto dei Carabinieri, che nella sua introduzione alla Messa ha ricordato come questa festa per “la celeste patrona dell’Arma Maria Virgo Fidelis” sia stata istituita l’otto dicembre del 1949 dal Papa Pio XII, che ne ha fissato la celebrazione per il 21 novembre, “in concomitanza con il ricordo della consacrazione della Beata Vergine Maria al Tempio e della ricorrenza della battaglia nella località di Culqualber (in Africa Orientale), combattuta dal 6 agosto al 21 novembre 1941”. A Venezia però questa festa dei Carabinieri si celebra il 22 novembre per l’ovvio motivo che il giorno prima c’è la grande festa, propria del Patriarcato di Venezia, della Madonna della Salute.
In sintonia con la Patrona Virgo Fidelis è il motto dell’Arma dei Carabinieri “Nei secoli fedeli”, a cui ha fatto riferimento nella omelia il Patriarca Francesco, prendendo spunto per la sua riflessione: «La fedeltà oggi non gode di grande considerazione se la confrontiamo con parole come originalità, creatività, individualità, protagonismo. La fedeltà richiede grande libertà, personalità, intelligenza, perché la persona fedele, proprio perché tale, sa di poter rimanere sola e lo accetta. La persona fedele non cerca il plauso, il consenso della maggioranza o di chi al momento può determinare un suo avanzamento. Si può essere fedeli solo se si ha un giusto senso della verità e delle cose della vita».
Nella parte conclusiva della Messa il generale di brigata Nicola Conforti, comandante provinciale dei Carabinieri di Venezia, ha ringraziato tutti i partecipanti, tra cui alcuni fedeli delle parrocchie del vicariato di Marghera.
Gino Cintolo