In occasione degli 800 anni dal 24 dicembre 1223, quando san Francesco realizzò a Greccio il primo presepe, dando vita a questa tradizione squisitamente italiana, le Edizioni Messaggero Padova lanciano il libro La tenerezza dipinta di fra Nicola Galiazzo, frate della Basilica di Sant’Antonio a Padova e dell’Equipe di Pastorale dell’Arte al Santo. Ricco di immagini splendide e coinvolgenti, il volumetto è un viaggio nella spiritualità del Natale attraverso la bellezza dell’arte tra Padova e Assisi. Una immersione nella tenerezza di Dio che si svela all’uomo fino a diventare uomo egli stesso, accompagnati da due artisti che hanno lavorato nel complesso della Basilica di Sant’Antonio di Padova – Altichiero da Zevio (1330-1390) e Ubaldo Oppi (1889-1942) – e da Giotto (1267-1337), che operò anche nella Basilica di San Francesco ad Assisi dando forma magistralmente all’esperienza spirituale del Poverello di Dio.
L’opera non nasce per caso, ma dalle seguitissime esperienze di meditazione guidata davanti alle opere d’arte promosse negli ultimi anni in Basilica del Santo dalla Pastorale dell’Arte. Di queste La tenerezza dipinta conserva il linguaggio coinvolgente, caldo, diretto, quasi ad accompagnare il lettore in una visita guidata “virtuale” o “spirituale” nei luoghi di cui si parla. Un mettersi in cammino verso Betlemme con sguardo diverso, con un’attenzione particolare e coinvolgente, seguendo anche consigli di “ambientazione” da mettere in pratica nelle proprie case quando si leggerà il testo e si mediterà sulla dirompente novità di quel Dio che si fa uomo, piccolo e fragile, per incontrarci (una luce rilassante, una postura comoda, un profumo per l’ambiente…).
Quella novità dirompente di Francesco, che con l’invenzione del presepe permise di vedere quanto accaduto a Betlemme, cosa non scontata nel Duecento, dove tutto era rappresentato in maniera simbolica e stilizzata, porterà alla rivoluzione attuata oltre un secolo dopo da Giotto, ovvero la nascita del «vangelo dipinto», con i suoi personaggi visti nella loro unicità e concretezza, senza idealizzazioni. In modo diverso, ma sempre innovativo, gli affreschi di Altichiero nella Città del Santo, nella raffinata attenzione alla rappresentazione dell’ambiente padovano di fine ‘300, introducono il lettore e l’appassionato d’arte in uno spazio senza tempo, perché, come scrive nella prefazione padre Antonio Ramina, rettore della Basilica del Santo, «Betlemme è Greccio con Francesco come lo è Padova con Antonio e come può esserlo ogni altro luogo dove un uomo si renda disponibile all’incontro con Dio. La strada tracciata da Francesco e seguita da Antonio ha trovato nel genio creativo di tanti artisti una via di comunicazione unica, possibile proprio grazie all’esperienza stessa di questi santi».
Il volume prende in rassegna anche Il presepio di Greccio, uno degli affreschi di affascinante modernità di Ubaldo Oppi, esponente con Sironi e Funi del Gruppo Novecento, eseguiti dall’artista bolognese a Padova nella Cappella di San Francesco al Santo tra il 1930 e il 1931.
La tenerezza dipinta non è però un libro di storia dell’arte, ma un invito alla meditazione con brani dai Vangeli e con semplici ed evocative parole, per prepararsi al Natale e gustarne in pienezza la gioia.
«Darsi del tempo per immergersi nell’esperienza di Francesco di Assisi e Antonio di Padova, nella loro modalità di accostarsi o meglio di addentrarsi nel mistero del Natale, è quanto vuole proporre il percorso tracciato in questo testo, un modo diverso per incontrare con e attraverso l’arte la novità di un Dio che si fa uomo – scrive ancora Ramina nella prefazione – […] un’occasione per cogliere quanto ancora questi due uomini, vissuti otto secoli fa, possono dire a quanti cercano di camminare sulla via del Vangelo in mezzo alle mille sfide della quotidianità del contemporaneo».
Il libro verrà presentato in una serie di incontri con l’autore in dialogo con Marzia Bonaldo, consulente in turismo esperienziale: domenica 19 novembre alle ore 15.30 a Mira (VE) a Villa Valmarana (Via Valmarana, 11), il 5 dicembre alle 20.45 a Ormelle (TV) in Sala Bachelet (Piazza Vittoria, 20) e il 6 dicembre a Venezia al Patronato ai Frari in due eventi, alle 15.30 e alle 20.45 (Calle drio l’archivio San Polo 2464/q).
L’AUTORE
Nicola GALIAZZO, frate minore conventuale, ha ottenuto la laurea in architettura all’Università IUAV di Venezia e il baccalaureato in teologia alla Facoltà Teologica del Triveneto di Padova. Ha studiato arte e architettura per la liturgia al Pontificio Istituto Liturgico Sant’Anselmo di Roma. Nel 2017, nella Basilica del Santo a Padova, dà avvio al progetto “Pellegrini in Arte”, una serie di percorsi di catechesi con l’ausilio dell’arte. Attualmente fa parte dell’Equipe di Pastorale dell’Arte della Basilica di Sant’Antonio a Padova.