Martedi 24 ottobre alle ore 18 la Scuola Grande di San Giovanni Evangelista a Venezia organizza una conferenza dedicata alla “Scuola Grande perduta e ritrovata di San Giovanni Battista di Murano”. A parlarne sarà Marco Toso Borella, artista muranese, scrittore e profondo conoscitore della storia della sua isola.
L’incontro è l’occasione di scoprire e approfondire la storia di un patrimonio artistico e culturale quasi del tutto perduto e di cui oggi rimangono solo pochi frammenti: un toponimo nell’isola di Murano (la Riva dei Battuti), alcuni dipinti conservati nella chiesa di San Pietro Martire a Murano (tra cui un Battesimo di Cristo, di Jacopo e Domenico Tintoretto) e uno spettacolare dossale ligneo di Pietro e Paolo Morando ad adornare la sacrestia della chiesa di San Pietro Martire.
Eppure, quella di Murano era una Scuola Grande, una delle più importanti congregazioni della Repubblica Serenissima insieme a quelle tutt’oggi esistenti come San Giovanni Evangelista che ospiterà l’evento in una sorta di dialogo della memoria tra antiche istituzioni: “L’incontro tra due Giovanni, il Santo Evangelista e il Battezzatore”, come felicemente riassunto dal Guardian Grande di San Giovanni Evangelista, Franco Bosello, che aggiunge: “La Scuola Grande di San Giovanni Evangelista è onorata di poter dare il suo contributo culturale alla città di Venezia riportando alla luce la memoria di queste antiche istituzioni della Serenissima. Non tutte le Scuole hanno avuto la fortuna di mantenere intatto il proprio patrimonio artistico, neppure la nostra Scuola, proprio per questo diventa fondamentale che venga conservata almeno la memoria di ciò che queste realtà sono state in passato a stimolo del ruolo che possono avere ancora per la vita culturale di Venezia”.
«Ho sempre avuto a cuore la conservazione della memoria della mia isola», spiega Marco Toso Borella, artista del vetro di Murano, scrittore e divulgatore storico nonché direttore della Big Vocal Orchestra – «Una memoria oggi sempre più minacciata non solo dalla crisi del mondo del vetro di Murano ma anche e soprattutto dalla superficialità che è alla base della comunicazione di molti divulgatori, che si adeguano alle richieste sempre più commerciali e sintetiche della cultura di massa, madre di un turismo spesso onnivoro. La memoria è invece elemento vitale, sapiente per il futuro di quest’isola. La sua storia e la storia del suo patrimonio artistico possono sopravvivere persino alla fine del mondo del vetro, per farlo un giorno risorgere».
All’incontro è prevista l’introduzione dell’arch. Stefano Croce, già presidente dell’Associazione Guide Turistiche di Venezia (AGTV) e un contributo di Riccardo Toso su I dossali lignei della SGSGB.
Ingresso: su prenotazione EVENTBRITE, libero fino ad esaurimento posti, al seguente indirizzo: https://www.eventbrite.it/e/biglietti-la-scuola-grande-perduta-e-ritrovata-san-giovanni-battista-di-murano-728159182717?aff=ebdssbdestsearch&fbclid=IwAR3_U1M2QsNHT0-ucw20vcuDKSkYCoSJ3DKYhMO5kyHl9Bc20e6paHv5r30