Un pensionamento felice e quasi contemporaneo per due coniugi che hanno lavorato all’ospedale di Jesolo. Sono il dott. Mariano Lanzetta e la moglie, Donatella Bortoluzzi, che lo scorso primo agosto hanno festeggiato l’evento assieme a 250 colleghi nel grande giardino dello stabilimento balneare “Oro Beach”, a poche decine di metri dall’ospedale di Jesolo dove entrambi hanno iniziato a lavorare e si sono conosciuti.
Lui, Mariano, dopo aver conseguito la laurea è giunto nella località balneare nel 1979, prestando servizio nel reparto di medicina fino al 1988, quando, divenuto specialista in cardiologia, si è spostato nell’ospedale di San Donà di Piave. Lei, Donatella, ha invece iniziato la sua esperienza lavorativa nel 1976, dapprima come inserviente e poi, con l’acquisizione del diploma come infermiera e coordinatrice/caposala. Ha quindi coordinato il reparto di ostetricia/ginecologia, il pronto soccorso e ha contribuito all’apertura della lungodegenza ed attuale riabilitazione.
Si sono conosciuti tra i corridoi della struttura jesolana e dopo il matrimonio sono nati, nel 1991, i due gemelli, Luisa e Francesco.
La festa, cui ha partecipato anche il Direttore Generale dell’Ulss 4 Veneto Orientale, Carlo Bramezza, è stata l’occasione per rivedere i tanti colleghi dei tre ospedali del territorio, i quali hanno voluto porgere il loro saluto ai due professionisti per la professionalità, disponibilità e cordialità dimostrate in tanti anni di servizio.
Allo stesso modo, anche i coniugi hanno voluto porgere il loro ringraziamento sottolineando che: “Nell’ospedale di Jesolo abbiamo iniziato a lavorare, ci siamo conosciuti ed innamorati; nello stesso ospedale sono nati i nostri due figli ed è per questo che abbiamo voluto organizzare questa festa proprio vicino a questo posto. Un luogo che per noi vuol dire molto”.
“Vorremmo anche far sapere che il denaro ricevuto in occasione di questa festa – hanno poi aggiunto – intendiamo donarlo al Centro Il Girotondo e al Banco Alimentare, perché riteniamo di avere avuto dalla vita quanto ci è servito e per questo vogliamo aiutare chi è in difficoltà ed ha bisogno della solidarietà umana“.
Pierpaolo Biral