Dal 10 al 13 agosto si è svolto a Chiapuzza, nei pressi di San Vito di Cadore, l’ormai tradizionale Campo diocesano di Azione Cattolica per adulti. Quest’anno ci si è confrontati sulle problematiche economico-sociali del nostro tempo, lasciando la guidar alle parole di Papa Francesco con particolare riferimento alla Laudato sì, la Lettera enciclica sulla cura della Casa comune.
Sono stati quattro giorni molto intensi e stimolanti che ci hanno aiutato a capire la grandezza, l’urgenza, ma anche la bellezza della sfida che ci coinvolge tutti, credenti e non credenti: custodire e proteggere la nostra Casa comune, ma anche collaborare, secondo le nostre capacità, nella ricerca di uno sviluppo sostenibile ed integrale.
Le relazioni degli esperti ci hanno aiutato a comprendere che l’approccio all’ecologia e alle sue problematiche dev’essere integrale, perché “tutto è connesso” e “interdipendente” nella Casa comune. “I gemiti della nostra terra maltrattata e saccheggiata” sono inscindibili dalla sofferenza dei poveri del mondo e sollecitano un deciso “cambiamento di rotta” a livello economico, politico, sociale.
Attraverso i lavori di gruppo e la successiva discussione siamo giunti alla convinzione che ognuno di noi, nel suo piccolo, può e deve intraprendere un cammino di “conversione ecologica”, partendo dal presupposto che la Terra che noi abitiamo è un dono dell’amore del Padre. Ci siamo quindi proposti di rifiutare la logica “usa e getta”, che genera la cultura dello scarto, e di puntare su uno stile di vita più sobrio e solidale.
Inoltre, a fronte della forte responsabilità che noi adulti sentiamo nei confronti delle giovani generazioni, abbiamo capito che dobbiamo cercare percorsi di educazione ambientale capaci di incidere sui gesti e sulle abitudini quotidiane (dalla riduzione del consumo di acqua alla raccolta differenziata dei rifiuti all’uso moderato delle luci).
Quella che abbiamo vissuto non è stata solo un’occasione preziosa di dialogo e di crescita personale ma anche un’esperienza forte di condivisione della preghiera, dei lavori domestici, dei pasti e del tempo libero, nello stile di famiglia tipico dell’Azione Cattolica.
Alla fine del campo ci siamo lasciati con il proposito di rivederci l’anno prossimo per stare ancora insieme e per confrontarci su un altro tema che possa aiutarci nel discernimento dei tempi in cui viviamo.
Monica Genovese