Cent’anni, giovedì 21 settembre, per Antonia Glavina. Li festeggerà al Centro Servizi Contarini di Mestre, dove è ospite.
Nata il 21 settembre 1923 a Chersano, Comune dell’Istria allora italiano in seguito al crollo dell’Impero Austriaco, Antonia cresce in una famiglia contadina. Il padre, dopo aver perso la moglie ed essersi risposato, ha avuto 13 figli tra maschi e femmine.
Antonia arriva alla terza elementare e a dieci anni per vivere fa la baby-sitter, lavoro per il quale dovrà accudire bambini grandi quanto lei, ricevendo per paga il semplice vitto. Dopo svariati altri lavori, durante la seconda guerra mondiale, fa la cameriera in un locale dell’isola di Cherso; lì conosce e poi sposa un pescatore, Giorgio Pugiotto, con il quale vive nell’isola.
A guerra finita Istria e Dalmazia vengono assegnate alla Jugoslavia ed ha inizio l’esodo forzato della popolazione italiana; la gente può scegliere se restare in Jugoslavia o tornare in Italia, seconda opzione scelta dal padre di Giorgio, e dai fratelli.
Nel 1948 Antonia è incinta ed assieme al marito giunge al campo profughi di Latina nel quale dà alla luce il suo unico figlio Antonio. La vita porta la famiglia così formata in diversi campi profughi italiani fino a che non riusciranno a trovare stabilità a Mestre, in via Amba Aradam, poi a Marghera. Qui il marito Giorgio trova lavoro nella marina mercantile, ambiente nel quale l’impiego era previsto per otto mesi, con i successivi quattro a terra senza certezza di assunzione a titolo definitivo. Antonia, quindi, lavora sia in supporto di alcune famiglie, sia come cameriera all’Hotel Plaza per garantire un’entrata costante per figlio e marito. Quest’ultimo, purtroppo, si ammala gravemente ed Antonia rimane vedova all’età di 47 anni.
Antonia nella sua vita è sempre stata una donna forte: ha allevato il figlio, gestito casa, lavorato, ama molto seguire le piante, lavora a maglia ed uncinetto, è sempre stata una lettrice tanto che ancora oggi non perde un quotidiano, è una donna generosa ed allo stesso tempo intransigente. Fino ai 92 anni è sempre stata indipendente ed ha abitato la sua casa di Marghera, poi è stata assistita da alcune badanti, fino ad essere ospitata presso il C.S. Contarini nel quale vive tuttora.