Una donna tiene in mano i germogli di una piantina e sorride. È “Semi di futuro”: così si chiama la festa di fine estate che sarà organizzata domenica 24, dalla Fondazione Elena Trevisanato, nell’isola della Certosa, il cui manifesto è stato realizzato dall’illustratrice Beatrice Pescarolo.
Il ricavato contribuirà alla realizzazione di un progetto davvero unico: la costruzione di un vivaio di piante da frutto e medicinali gestito da una cooperativa di sole donne nella Somali Region etiope, più precisamente in un villaggio dell’area di Gode. «Il progetto consiste nella costruzione di una cooperativa di sette donne vulnerabili che non hanno reddito e a cui vogliamo dare un futuro» spiega Elisa Andreoli, consigliera della Fondazione e moglie di Paolo Trevisanato, il fratello di Elena, ragazza prematuramente scomparsa, a cui la Fondazione è dedicata. Oltre alla costruzione del vivaio in legno, la Fondazione si occuperà di comprare gli attrezzi da lavoro e i semi delle piantine di alberi da frutto, quali arancia, mango, avocado, limoni, papaya, guava, lime, cordia africana e piante medicinali come moringa e neem, ma anche semplicemente ornamentali. Si tratta di un progetto di empowerment femminile: «Per due anni le donne verranno formate dalla Ong locale etiope Owda, su come prendersi cura delle piante. E, visto che sanno appena leggere e scrivere, verranno formate anche per imparare a tenere la contabilità». Si tratta di progetti che non hanno costi di realizzazione particolarmente alti – si parla di circa 15mila euro – ma che innescano a cascata diversi vantaggi: «Oltre a garantire una fonte di reddito alle donne, aumenta la sicurezza e la diversificazione alimentare nel paese; inoltre si contribuisce a creare aree verdi e zone d’ombra». Ovviamente per fare questo ci vuole una fonte d’acqua vicino. L’idea, sovvenzionata dalla Fondazione Elena, fa parte infatti di un progetto idrico più vasto, portato avanti da Archenova. Un piano già consolidato: lo stesso è stato realizzato nei villaggi di Kunka e Kajane.
«A giugno siamo andati a vedere, a due anni dall’avvio del progetto, come andavano le cose. Ora le donne, vedendo che le loro piantine sono molto richieste, vorrebbero espandere l’attività anche alle città vicine e comprarsi un piccolo mezzo di trasporto. Sognano e hanno nuove idee. Vuol dire che le cose vanno bene». Finiti i due anni di formazione – il tempo necessario perché le piante crescano e si possano vendere – la Fondazione continuerà a supportare le donne con una formazione dedicata anche alle dinamiche di gruppo: «In loro cresce così la solidarietà, l’autonomia e, di pari passo, l’autostima». La festa contribuirà quindi a comprare semi per far germogliare un futuro migliore. L’evento di domenica 24 si terrà dalle 11 alle 17.30. Tra le varie attività sono previsti intrattenimenti per bambini, con giochi e laboratori creativi che prevedono la creazione di origami, braccialetti, collane di pasta e perle, areoplanini di carta, compresi laboratori di disegno e la realizzazione di tanti palloncini decorati che coloreranno la festa. Inoltre verrà organizzata una caccia al tesoro. Durante tutto il giorno si terrà poi un torneo di ping-pong a coppie e si potranno prendere lezioni sul posto grazie ai maestri professionisti dell’associazione Tennis Tavolo; saranno poi allestiti fornitissimi mercatini di artigianato etiope e keniota dove si potranno acquistare oggettistica, collane e spezie.
Per i più grandi, al pomeriggio, si terrà invece un incontro per riflettere sul tema delle migrazioni, partendo dal film “Io capitano” di Matteo Garrone. Interverranno Alessandro Metz, armatore di Mediterranea, e Ibrahima Lo, giovane scrittore senegalese arrivato in Italia come minore non accompagnato. Non mancheranno aperitivo di benvenuto e buon cibo: pizza, porchetta e molti dolci grazie agli sponsor che hanno preso a cuore la missione di Fondazione Elena, che sono: Pizze Roncadin, Vento di Venezia, Rosasalva, Bacareto da Lele, Hausbrandt e Select.
Per acquistare i biglietti diverse le possibilità: si possono richiedere on line, tramite Qr code, inviando una mail a info@fondazione-elena.org o telefonando ai numeri 349.0094670 e 345.8390341. Diversi anche i punti fisici dove ritirarli: l’ottica fotografia Ferruzzi e le cartolerie Gianola a San Trovaso e al Ponte delle Guglie. Sarà possibile prenotarsi anche presso la libreria San Michele a Mestre. Per partecipare la donazione minima è di 22 euro per gli adulti e di 10 per i bambini dai 6 ai 14 anni.
Francesca Catalano