A Chirignago le attività parrocchiali di settembre in occasione della tradizionale Fiera franca, hanno quest’anno un logo particolare: il disegnatore Francesco Bortolato ha messo un candido cappello da cuoco al campanile della chiesa di San Giorgio che svetta nel cielo azzurro, e ne ha fatto il marchio scherzoso del rinnovato “Magna e Bevi” (nella foto di apertura).
Il tradizionale ristoro all’aperto, dietro la chiesa, era stato avviato tanti anni fa dal Gruppo sportivo San Giorgio, che l’ha sempre gestito con efficienza e soddisfazione generale, ma che ha dovuto ora constatare l’impossibilità di continuarne la gestione, che quindi è passata alla parrocchia in pieno accordo con don Roberto Trevisiol e con il Consiglio pastorale.
Novità anche per quanto riguarda le mostre allestite, come ogni anno, dal Gruppo Culturale A. Luciani: si parlerà di carta scritta, stampata e non solo, attingendo anche alla saggezza dei proverbi latini.
«Abbiamo aperto un nuovo capitolo nelle attività dedicate sia al grande pubblico che alle ricerche scolastiche – ha dichiarato il responsabile del Gruppo culturale Luciani, Ivone Bortolato – la ricerca sulla carta e sull’uso che se ne è fatto nei secoli apre prospettive assai interessanti proprio per chi vuole allargare la ricerca sul territorio, sulla sua storia e sulle sue esperienze culturali».
“Scripta manent” è infatti il titolo della mostra, allestita in collaborazione con il Gruppo Scienze naturali C. Darwin di Mestre e che sarà inaugurata sabato 9 settembre alle 17,30 nella Sala S.Giorgio di via del Parroco, restando aperta fino al 20.
Ma, se il titolo si rifà alla tradizione latina, i contenuti sono assai più recenti, in quanto riguardano un periodo che va dalla metà dell’Ottocento alla prima metà del Novecento, segnato dalla scolarizzazione obbligatoria e della scoperta del pennino da inchiostro.
Si tratta di 30 teche in vetro, e alcune grandi teche in materiale plastico, che conterranno gli oggetti della scrittura, dalle tavolette assire fino ai caratteri a stampa, passando attraverso pennini, calamai, inchiostri, tamponi, matite, scrittoi e molto altro. E naturalmente si parlerà anche di scuola.
Un argomento, quello della mostra, che merita una riflessione collettiva: per questo l’inaugurazione sarà preceduta alle 16.30 da una conferenza illustrativa di Andrea Canal, nella Sala del Consiglio della Municipalità.
E sempre di carta parla la mostra allestita nella Galleria “La Piccola” nella cella del campanile, e che sarà inaugurata domenica 10 settembre alle 10.30, restando aperta fino al 17. Si tratta di una mostra del pittore Rafaele Bovo. In 15 immagini realizzate con tecniche ad acquarello e bianco di tempera, racconta storie di carte accartocciate e spiegazzate che diventano montagne, paesaggi strutture architettoniche, con giochi chiaroscurali e plastici di grande efficacia.
Per illustrare la sua pittura visionaria Rafaele Bovo parla di «carta stropicciata, accartocciata, piegata, strappata, compressa, macerata, usurata… straccia» e delle infinite possibilità che apre la voglia di recuperarla «aprendo al nuovo geometrie euclidee, figure antropomorfe, mappe immaginare, territori con visioni topografiche senza tempo». Tutto da vedere dunque, all’insegna della scrittura e della carta che per secoli l’ha sostenuta. Una buona conclusione del discorso avviato, sempre alla Piccola, il 23 aprile scorso con la mostra dei libri canonici antichi di quattro secoli e mezzo e con le illustrazioni a pastello di Giovanni Scaggiante.