Ci sono delle cose essenziali per sopravvivere: il sacco a pelo, l’igienizzante, lo spray contro le zanzare, la borraccia… E ce ne sono altre essenziali per vivere: l’entusiasmo, la fraternità, la pazienza, l’amicizia, la fede…
Di queste e di quelle stanno riempiendo le valigie i quattrocento ragazze e ragazzi della Diocesi, in questi giorni che sono ormai a ridosso della partenza per la Giornata mondiale della Gioventù a Lisbona.
I primi voli, dall’aeroporto Marco Polo di Tessera, partiranno lunedì 31 luglio, ma entro il 2 agosto tutti i giovani iscritti dal Patriarcato saranno arrivati all’aeroporto di Lisbona. Da lì, poi – via treno o via bus – si porteranno a Tomar, una cittadina di 43mila abitanti a nord della capitale, da cui dista circa 130 chilometri.
A Tomar sarà una parrocchia, quella di Santa Maria dos Olivais, ad aprirsi per offrire ospitalità ai veneziani: saranno garantiti il vitto e l’alloggio fino a sabato 5 agosto, quando tutti si trasferiranno a Lisbona per vivere insieme la veglia di preghiera insieme a Papa Francesco e per celebrare con lui la Messa di domenica 6, momento centrale e conclusivo della Gmg. Sono previsti 2 milioni di presenti.
Ad ogni modo tutta la settimana, da martedì 1° agosto, è ritmata da appuntamenti: martedì, appunto, il vescovo locale presiederà una liturgia di benvenuto per gli ospiti italiani già arrivati.
Mercoledì 2 agosto si terrà la Festa degli italiani: nei pressi di Lisbona ci sarà il grande ritrovo dei circa 65mila ragazzi che vengono dalla Penisola.
Giovedì 3 è previsto il primo incontro con Francesco: il Pontefice terrà la sua prima riflessione ai giovani e celebrerà la liturgia della Parola.
Venerdì 4 agosto sarà il momento della Via Crucis. Sabato, infine, al parco Tejo, il grande raduno per la preghiera e la meditazione dei giovani da tutto il mondo.
Per i quattrocento veneziani sono previsti anche due appuntamenti in coda: lunedì 7 una Messa presieduta dal Patriarca Francesco a Lisbona, nella chiesa di San Massimiliano Kolbe, messa a disposizione dai locali frati francescani. Martedì 8, poi, un pellegrinaggio, sempre guidato dal Patriarca. E ci sarà spazio anche per una visita alla capitale e per un bagno nell’oceano.
Ma i ragazzi del Patriarcato – la maggior parte dei quali vengono dalle parrocchie di Mestre e della Riviera – come stanno vivendo queste giornate di vigilia? «Con molto entusiasmo», rileva don Riccardo Redigolo, responsabile in Diocesi della Pastorale giovanile. «Quasi tre quarti di loro sono alla prima partecipazione ad una Gmg. All’ultimo incontro preparatorio hanno partecipato quasi tutti e in loro ho visto un forte desiderio di vivere questa esperienza, che sarà bella anche se a nessuno di noi sarà risparmiata la fatica».
Ma c’è un aspetto che soprattutto ha colpito don Riccardo: «Che i giovani sono molto uniti, ecclesiali. Cioè che non stanno a vedere quali parrocchie ci siano o da dove vengano, ma sentono di essere un unico gruppo, quello che rappresenta la Chiesa di Venezia. L’ho notato e gliel’ho detto: grazie, ragazzi, perché da voi si vede una Chiesa, quella di Venezia, che va incontro al suo Papa».
Giorgio Malavasi