Può sembrare, a volte, scontato eppure la gestione della luce e il suo sapiente utilizzo in una chiesa conta tantissimo perché può aiutare, in modo decisivo, le persone e la comunità a “vivere” bene quello specifico (e prezioso) spazio liturgico ed ecclesiale. E, in tempi nei quali la sostenibilità rappresenta un elemento sempre più fondamentale, anche quest’aspetto va affrontato in termini di economia e di ambiente, con un occhio privilegiato per il risparmio energetico e l’ottimizzazione delle risorse.
In quest’ottica la parrocchia di S. Michele di Marghera, raccogliendo ancora una volta le opportunità di contributo che attingono direttamente dai fondi dell’otto per mille, ha provveduto nei mesi scorsi ad un completo riordino e rinnovo del sistema di illuminazione dell’edificio chiesa. In due momenti diversi, iniziando con l’area del presbiterio e poi successivamente intervenendo sul resto della struttura, sono stati sostituiti tutti i corpi illuminanti (i faretti, per intenderci) con delle lampade a led che sono, insieme, più funzionali e convenienti. Il tutto, appunto, grazie ai 24.000 euro giunti come contributo. «Se non ci fosse stato questo supporto economico – spiega don Roberto Berton, parroco a S. Michele dal 1997 -, molto difficilmente avremmo potuto affrontare un’operazione che ci ha permesso di recuperare e valorizzare l’intero ambiente della chiesa e di ridurre, contemporaneamente, il consumo energetico per l’illuminazione. La parrocchia di S. Michele non ha grandi disponibilità e proprio per questo, in tutti questi anni, abbiamo utilizzato più volte i contributi dell’otto per mille per ristrutturare e rinnovare buona parte degli ambienti parrocchiali: dai tetti agli intonaci, dagli scarichi dell’acqua piovana al risanamento del patronato. Ed ora, infine, siamo intervenuti sulle luci della chiesa».
Ma è l’intero vicariato di Marghera ad essere, da tempo, particolarmente attento e sensibile su questo fronte. Della destinazione dell’8xmille e dell’importanza della firma in favore della Chiesa cattolica si è fatto riferimento pure durante l’ultima “domenica a tempo pieno”. Grazie alla firma posta dai contribuenti, infatti, si sostengono le parrocchie e le tante attività pastorali e sociali che portano avanti. Proprio i contributi arrivati attraverso questo canale, ad esempio, sostengono le opere di carità che, insieme, le parrocchie di Marghera portano avanti, come il centro vicariale di ascolto ed anche i punti di distribuzione della colazione e dei generi alimentari dislocati sul territorio vicariale.
Alessandro Polet