Quando mancano le abituali risorse logistiche, occorre inventarsi un ripiego dignitoso. Quest’estate era inagibile Villa S. Maria Ausiliatrice a San Vito di Cadore. È così cambiato il quartier generale del Corso di Orientamento Vocazionale per i chierichetti “veneziani”; ma gli ingredienti essenziali c’erano tutti.
A Bellamonte di Predazzo (Val di Fiemme), dal 31 luglio al 6 agosto alcuni “ragazzi in gamba” hanno raccolto l’invito a trascorrere qualche giorno con la Comunità del Seminario di Venezia, che hanno raggiunto a Canale d’Agordo, paese natale di Papa Luciani, per la Messa presieduta dal Patriarca di Venezia. Come Giovanni Paolo I ha preparato la strada a Giovanni Paolo II, così la conoscenza di Albino Luciani, grazie alla visita guidata al “suo” Museo, ha preceduto lo studio della vita di Karol Wojtyła, vero e discreto filo conduttore del Campo.
L’inusuale esiguità del numero dei partecipanti (otto), per altro non nuovi a tale appuntamento, ha favorito un singolare clima domestico, perfezionando un amalgama già avviato. Alcuni tempi sono stati ritagliati solo per loro (preghiera, riflessione, compiti, gioco libero… e un piccolo ritiro, che anche i seminaristi hanno vissuto, in contemporanea, a Pietralba); altri sono stati trascorsi tutti insieme (come l’uscita sui prati dell’Alpe Lusia e la passeggiata fino al “Cristo Pensante”, sul monte Castellazzo). Il caldo afoso del rientro non sarà stato un problema per chi ha allenato lo spirito in alta quota.
Giovanni Carnio