Già giovedì 11 maggio scorso, di fronte al persistere della pioggia, era stato deciso, come previsto per questa evenienza, di spostare lo svolgimento della Domenica a tempo pieno del vicariato di Marghera, programmata per il 14 maggio, da piazzale Concordia nella chiesa di San Pio X.
Sulla chat del Coordinamento vicariale Katya scriveva: “Peccato, ma anche con la pioggia sarà una bellissima giornata comunque…: proveremo ad averlo dentro il sole!”. E così è stato, tanto che a conclusione della Domenica il vicario foraneo don Roberto Berton commenta: «Il fuoco della fraternità e della testimonianza ha riscaldato il cuore di tutti. Grazie per la bella giornata passata assieme». La Messa nella chiesa di San Pio X è iniziata alle 9.30, con la partecipazione di circa 500 fedeli delle otto comunità parrocchiali del vicariato, i cui parroci hanno concelebrato con don Valter Perini, invitato a presiedere perché, oltre alla stima personale nei suoi confronti, l’ex direttore dell’Ufficio Catechistico diocesano è un innamorato dell’esortazione apostolica di Papa Francesco Evangelii gaudium, di cui quest’anno ricorre il decimo anniversario della pubblicazione. Infatti questa Domenica a tempo pieno, dal titolo “Aperti verso il futuro”, “è un’occasione per guardare avanti… verso una nuova evangelizzazione”, come don Roberto ha detto introducendo la celebrazione, alla quale hanno partecipato anche il sindaco Luigi Brugnaro, l’assessore comunale alla Coesione sociale Simone Venturini, il presidente della Municipalità Teodoro Marolo e il comandante della Stazione Carabinieri di Marghera.
«L’Evangelii gaudium è uno dei documenti pontifici più belli, che ho quasi imparato a memoria», inizia così la sua omelia don Valter, che continua: «Le ragioni della nostra gioia sono gli incontri con le persone. Come diceva papa Benedetto XVI, all’inizio dell’essere cristiano non c’è una decisione etica o una grande idea, ma l’incontro con un avvenimento, con una Persona, il Signore, che dà alla vita un nuovo orizzonte e, con ciò, una direzione decisiva. La differenza cristiana non sta nell’essere migliori degli altri ma nell’aver incontrato Cristo ed è questa la gioia da testimoniare quando incontriamo le altre persone. Lo Spirito, che ci fa sperimentare l’amore del Risorto, rende vere le parole di Gesù: “Non vi lascerò orfani” e “pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Paraclito perché rimanga con voi per sempre”, come ascoltato dal Vangelo del giorno (Gv 14, 15-21)». Paraclito deriva dal greco, spiega don Valter, e significa colui che è chiamato a starmi vicino, come un mio difensore. In latino lo Spirito è detto Consolatore, cioè cum solus, colui che ci strappa dalla nostra solitudine.
E qui cita il patriarca Marco Cè, che soleva dire che “Il Vangelo si diffonde per irradiazione da una comunità credente che sia memoria viva di Gesù. Pensare di realizzare una missionarietà, razionalisticamente programmata, è contro la natura del Vangelo, che non è un’ideologia, ma memoria viva di Cristo da vivere nella comunità credente”. Lo stile dell’evangelizzazione, come sottolinea don Perini, viene indicato dalla seconda lettura del giorno, la Prima lettera di Pietro (1Pt 3,15-18): “… pronti sempre a rispondere a chiunque vi domandi ragione della speranza che è in voi. Tuttavia questo sia fatto con dolcezza e rispetto”.
La testimonianza di una nuova evangelizzazione viene portata nell’assemblea liturgica, dopo la Comunione, da Elena e Nicola, dell’associazione Nuovi Orizzonti, il cui carisma è di portare la gioia del Vangelo in tutti gli ambiti del disagio sociale: tutti noi abbiamo bisogno di amare e di essere amati, bisogno di gioia, ma spesso non sappiamo dove trovarla…: è l’incontro con la misericordia e l’amore di Dio, l’incontro con le persone, che fa passare dalla disperazione alla speranza.
Poi, in uno dei tre tavoli del dialogo, aperti nelle sale del patronato, quello su Annuncio del Vangelo in un mondo che cambia, si è aggiunto Tommaso. Anche gli altri due tavoli del dialogo, su Carità e territorio e su Creato e territorio (Laudato si’), sono stati la continuazione della riflessione della celebrazione eucaristica in un clima di confronto e di condivisione di esperienze significative dell’attualizzazione dell’annuncio evangelico nel vicariato di Marghera.
Il pranzo al sacco condiviso, al quale hanno partecipato un centinaio di persone, ha dato concreto compimento al senso di questa Domenica a tempo pieno, conclusasi verso le ore 15 con l’impegno dell’amore reciproco e il mandato ai presenti di andare verso l’altro e… l’augurio di don Roberto, «che il Signore porti a compimento ciò che ha iniziato in noi».
Gino Cintolo