«Quest’anno vorrei provare a presentare la denuncia dei redditi autonomamente tramite il 730 precompilato. Nel documento troverò già tutte le spese per cui ho diritto alle detrazioni?»
Dall’11 maggio, dopo la fase preliminare di sola lettura iniziata il 2 maggio, ogni contribuente può accedere al sito dell’Agenzia delle Entrate per scaricare il proprio 730 precompilato, verificarlo e presentarlo autonomamente.
Una pratica che ha l’indubbio merito di cercare di rendere il fisco più vicino al cittadino. Ma le regole fiscali nel nostro paese restano ancora molto complesse e non è semplice avere le competenze per eseguire tutto in modo corretto. Soprattutto considerando che, nella maggioranza dei casi, occorre apportare modifiche o correzioni: lo scorso anno solo il 22% dei precompilati è stato confermato dai contribuenti senza modifiche. I motivi sono presto detti. Per quanto il livello di accuratezza dei precompilati stia lentamente migliorando, l’Agenzia delle Entrate lavora pur sempre su un flusso di dati che le vengono trasmessi da soggetti terzi, quindi non è assicurato che tutto sia comunicato per tempo e ricompreso nel documento. Inoltre per alcune spese per cui è prevista la detrazione, come ad esempio quelle per l’istruzione dei figli o per il trasporto pubblico, non è proprio previsto il caricamento nel precompilato. Il rischio, quindi, è di perdere molti benefici, in termini di detrazioni o deduzioni, a cui invece si avrebbe diritto.
Nel caso del 730 precompilato, inoltre, tutte le responsabilità di eventuali errori restano a carico del contribuente. Un rischio che può essere evitato trasmettendo la denuncia dei redditi tramite un intermediario autorizzato come Caf Acli: nel caso in cui l’Agenzia delle Entrate dovesse riscontrare qualche errore, sarà infatti a carico dell’intermediario il pagamento non solo delle sanzioni previste, ma anche degli interessi sulla maggiore imposta non versata.
Cristian Rosteghin, Caf Acli Venezia
Per maggiori informazioni sul 730/2023 invitiamo a visitare il sito www.aclivenezia.it o a telefonare allo 0415314696 (int. 1).
(informazione redazionale in collaborazione con Acli Venezia)