Un servizio pensato per i veneziani. Da una veneziana d’adozione che ha a cuore gli abitanti di Venezia. A due e a quattro zampe. Si chiama “Ti ga lavà el can” e già nel nome fa ben comprendere non solo l’oggetto ma anche il destinatario: si trova in campo dei Carmini, ha aperto da una settimana ed è un piccolo spazio dove d’ora in poi i veneziani potranno lavare il proprio cane “a gettone”. Il meccanismo è simile agli autolavaggio, dove si procede a lavare le auto in piena autonomia. Solo che qui a uscire ben puliti e profumati (oltre che asciugati se gradiscono) sono i cani.
All’interno di questo spazio si trovano due vasche, una per taglie medio-piccole l’altra per le grandi, con doccia e tutto l’occorrente. «Ho dei cani e vivo in prima persona la difficoltà di lavarli in casa. Sopratutto se si vive in un piccolo appartamento», racconta la titolare di questa nuova attività. La prima in assoluto a Venezia. «Servizi di questo tipo ci sono a Mestre e a Marghera, ma fanno parte di un franchising. Io ho fatto tutto da sola, ho comprato i macchinari e ho poi ho scelto il nome, pensando appunto ai veneziani», racconta Rita Nicosia, 53 anni, bresciana e da 33 residente a Venezia. Una città che ama: «Quando avevo 28 anni ho aperto la prima lavanderia a gettone della città, in campo della Lana. Anche in quel caso volevo offrire un servizio per i cittadini».
Adesso questa nuova iniziativa, pensata per i tanti padroni di cani che vivono nella città d’acqua e che non vorrebbero ogni volta sporcare il bagno di casa per lavare il loro amico. «Anche perché – aggiunge Rita – non tutti hanno la vasca e comunque i cani non sempre gradiscono essere lavati. Qui invece gli spazi sono pensati apposta perché siano comodi entrambi, cani e padroni». Il servizio è self service, si inserisce un gettone e si procede al lavaggio all’interno di una vasca rialzata rispetto al pavimento, in modo da risultare agevole. Ci sono doccette, guanti e grembiule, prodotti per la pulizia, un aspiraliquidi per togliere l’acqua dal pelo e phon per l’asciugatura…
«Non è un servizio di toelettatura – spiega Rita – che ha altre modalità e anche altri costi. Qui si viene in piena autonomia. Infatti io non sono sempre presente, vengo per pulire al pomeriggio e c’è il mio numero da contattare per eventuali emergenze».
E i veneziani? A una settimana dall’apertura, solo con il passaparola e nessuna inaugurazione ufficiale, già mostrano di apprezzare la proposta: «Sono venuti già in tanti e mi ringraziano perché con questo servizio gli ho risolto un problema. Io sono contenta di offrire qualcosa di utile a questa città».
Serena Spinazzi Lucchesi